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Cronaca

Marò: rinvio perizia, spunta un giallo

KOCHI - Uno sciopero generale indetto a livello nazionale dai principali sindacati indiani blocca la perizia balistica sulle armi dei marò sequestrate dalla polizia indiana sulla petroliera Enrica Lexie, e ne provoca il rinvio come minimo a mercoledì. Domani, martedì, invece l'Alta Corte del Kerala discuterà il ricorso presentato per conto del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, e del governo italiano, contro il procedimento per duplice omicidio volontario: il ricorso è ancorato al presupposto che l’incidente – nel caso i marò abbiano effettivamente sparato sul motopesca St. Anthony - sulla base che l'incidente è avvenuto in acque internazionali dove non si applicano le leggi indiane.

KOCHI - Uno sciopero generale indetto a livello nazionale dai principali sindacati indiani blocca la perizia balistica sulle armi dei marò sequestrate dalla polizia indiana sulla petroliera Enrica Lexie, e ne provoca il rinvio come minimo a mercoledì. Domani, martedì, invece l'Alta Corte del Kerala discuterà il ricorso presentato per conto del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, e del governo italiano, contro il procedimento per duplice omicidio volontario: il ricorso è ancorato al presupposto che l’incidente – nel caso i marò abbiano effettivamente sparato sul motopesca St. Anthony - sulla base che l'incidente è avvenuto in acque internazionali dove non si applicano le leggi indiane.

I sei fucili automatici e le due mitragliatrici leggere prelevate sulla petroliera italiana sono state comunque portate oggi al magistrato di Kollam che si sta occupando dell’indagine sui due militari del Reggimento San Marco,  quindi trasferite per ordine dello stesso giudice nel capoluogo di Tiruvananthapuram (Trivandrum) dove si trova il laboratorio di scienza forense in grado di ospitare i test balistici. L'operazione del trasferimento è stata seguita da un ufficiale della Marina Militare italiana.

E mentre domani è anche atteso l’arrivo in India del ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, spunta un nuovo giallo dopo quello dei giorni scorsi riguardante la possibilità che i due marinai indiani siano stati uccisi dal fuoco partito da un’altra nave e non dalla Enrica Lexie. Secondo gli esperti italiani che hanno esaminato il peschereccio coinvolto nella vicenda ( e il cui comandante chiede 38mila euro di danni per i danni causati dalla pallottole), nello scafo dello stesso non vi sarebbe alcun foro di proiettile.

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