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Cronaca

Marò, rinvio verdetto su cauzione

NEW DELHI - L'Alta Corte del Kerala ha rinviato a mercoledì 30 maggio l'udienza sulla richiesta della libertà dietro cauzione per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone detenuti nel Sud dell'India per omicidio di due pescatori. Il giudice N.K. Balakrishnan avrebbe infatti chiesto nuovamente un parere al governo centrale di New Delhi sulla scarcerazione dietro cauzione dei due fucilieri del San Marco. Il magistrato indiano ha quindi rinviato di due giorni l'esame della richiesta di “bail” (libertà dietro cauzione).

NEW DELHI - L'Alta Corte del Kerala ha rinviato a mercoledì 30 maggio l'udienza sulla richiesta della libertà dietro cauzione per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone detenuti nel Sud dell'India per omicidio di due pescatori. Il giudice N.K. Balakrishnan avrebbe infatti chiesto  nuovamente un parere al governo centrale di New Delhi sulla scarcerazione dietro cauzione dei due fucilieri del San Marco. Il magistrato indiano ha quindi rinviato di due giorni l'esame della richiesta di “bail” (libertà dietro cauzione).

Erano presenti gli avvocati indiani dei due sottufficiali pugliesi del Reggimento San Marco, di stanza a Brindisi, e la delegazione italiana che sta seguendo la vicenda da oltre tre mesi. Latorre e Girone, dopo un periodo di detenzione nel carcere di  Trivandrum, si trovano da venerdì in un ex riformatorio ristrutturato nella città portuale di Kochi dove ha sede anche l'Alta Corte del Kerala, e dove sino a qualche tempo fa era stata trattenuta sotto sequestro la petroliera italiana Enrica Lexie, su cui era imbarcato il nucleo antipirateria composto da sei fucilieri di marina, al comando di Massimiliano Latorre (Girone ne era il vice comandante).

La richiesta di libertà provvisoria era stata respinta già due volte per ragioni procedurali dal tribunale del  Kollam dove si svolgerà il processo a carico dei due militari italiani accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani il 15 febbraio scorso, circostanza negata da Latorre e Girone. Gli avvocati dei sottufficiali italiani si sono  perciò rivolti all'Alta Corte del Kerala, organo giudiziario superiore. Era noto dalla scorsa settimana, tuttavia, che il giudice N.K. Balakrishnan aveva chiesto al governo centrale di manifestare in tribunale la sua opinione sulla richiesta italiana, ancora non pervenuta.

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