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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Masserie piene di refurtiva

BRINDISI – Motoseghe, decespugliatori, smerigliatrici, levigatrici, trapani, utensileria varia, posate, piatti, una bicicletta: è il materiale rinvenuto dalla Mobile in due masserie.

BRINDISI – Motoseghe, decespugliatori, smerigliatrici, levigatrici, trapani, utensileria varia, posate, piatti, un fornetto elettrico, una bicicletta da bambino e una bombola di gpl piena e completa di regolatore e tubo di plastica tranciato. È questo il materiale che gli agenti della Squadra mobile della questura di Brindisi hanno trovato in alcuni locali di proprietà di due 58enni brindisini Antonio Narducci e Oronzo Larucci, volti già noti alle forze dell'ordine, per reati predatori.

Secondo quanto hanno accertato i poliziotti si tratta di materiale proveniente da furti. Per questo i due brindisini, su disposizione del pm di turno Pellerini, sono stati denunciati per furto e ricettazione. Parte delle attrezzature rinvenute sono già state restituite ai legittimi proprietari.

L'operazione risale al pomeriggio di sabato scorso quando su disposizione del Questore Giuseppe Cucchiara, gli uomini della Squadra mobile di Brindisi, diretti dal vice questore Alberto Somma e dal sostituto commissario Domenico Conte, hanno setacciato alcune abitazioni rurali con lo scopo di contrastare i sempre più frequenti reati predatori che si stanno consumando nel capoluogo, sia nelle abitazioni del centro abitato che in quelle che nel periodo invernale restano incustodite. Furti che ormai vengono compiuti a tutte le ore del giorno e della notte.

L'attività investigativa si è focalizzata sulle masserie di proprietà o semplicemente gestite da soggetti già noti per questo genere di reati. Tra queste è stata controllata e perquisita quella di Narducci ubicata in località Apani e quella di Larucci, in contrada Iaddico. Il materiale sequestrato dalla Mobile è stato trovato tutto nelle residenze di proprietà di questo due soggetti.

Le tenute sono composte da abitazioni, depositi e magazzini. Narducci avrebbe anche ammesso di essere il responsabile per parte del materiale rubato rinvenuto dalla polizia.

La conferma che quel materiale era stato rubato è arrivata anche dai legittimi proprietari che ne avevano anche denunciato il furto e hanno poi riconosciuto ciò che apparteneva loro. Il resto della refurtiva non identificata verrà messa in evidenza nella sezione “oggetti smarriti” del sito della Questura di Brindisi. I due presunti responsabili, intanto, sono indagati a piede libero. I controlli da parte della Squadra mobile continueranno anche nei prossimi giorni.

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