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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Maxi bando per rifiuti, il Tar congela la gara dell’Aro Brindisi 2

Accolta la sospensiva chiesta da Igeco, Gial Plast, Bianco Igiene Ambientale e Axa: "Costo del personale indeterminato, impossibile presentare l'offerta". Rischio emergenza: l'ordinanza di Ecologica scade il 17 maggio . Il Commissario: "Mini gara della durata di un anno". L'Anac monitora anche il capoluogo

BRINDISI  - Ancora uno stop al maxi bando per la gestione dei rifiuti nei comuni dell’Aro Brindisi 2, capoluogo in testa.  L’altolà arriva dai giudici del Tar di Lecce che hanno accolto la sospensiva chiesta da quattro società che operano nel settore, Igeco (socio di maggioranza di Bocca di Puglia), Gial Plast, Bianco Igiene Ambientale e Axa, secondo cui non è possibile presentare offerta per la gara perché il costo del personale sarebbe impossibile da stimare, nonostante sia indicato come requisito essenziale per la partecipazione.

La sede del Tar di LecceA questo punto il bando della durata di dieci anni, da 232 milioni di euro, che interessa i comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico e Torchiarolo, resta congelato. Impossibile dar corso al bando, sino a quando non ci sarà l’udienza di merito che i giudici della sezione di Lecce (nella foto la sede del Tar) hanno calendarizzato fra 60 giorni, vale a dire a maggio.

Il mese di maggio diventa cruciale per Brindisi anche perché il 17 scade l’ordinanza firmata dall’ormai ex sindaco Mimmo Consales, per effetto della quale la società Ecologica Pugliese, ha assunto la titolarità della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel capoluogo. Non essendo più possibile procedere con proroghe, dal momento che è stato coperto tutto il periodo che il legislatore consente di sfruttare per le ordinanze contingibili e urgenti, si pone il problema di cosa succederà. Il rischio di un’emergenza non è teorico ed è proprio per scongiurare tale situazione, che il commissario Cesare Castelli, ha disposto una mini gara della durata di un anno, decidendo con i poteri della Giunta.

Gaetano Padula-2Il testo del bando dovrebbe essere pronto entro la fine del mese, ci stanno lavorando i funzionari del settore Ecologia passato sotto la direzione dell’ingegnere Gaetano Padula (in foto),  in tal modo sarà assicurata la copertura del servizio nella speranza che il nodo sul maxi bando dell’Aro 3 venga sciolto dai giudici amministrativi che, come si ricorderà, si erano già occupati della gara per l’Ambito di raccolta ottimale Brindisi 2 lo scorso mese di gennaio su istanza presentata dagli avvocati della società Monteco e del consorzio Ciclat.

I legali avevano contestato il requisito del patrimonio netto pari a 50 milioni di euro sostenendo che fosse “illogico dal momento che si circoscrive la partecipazione delle imprese in maniera irragionevole” . I Comuni dell’Aro 2 hanno comunque ritenuto di procedere con un nuovo testo e hanno corretto la parte contestata modificandola con la previsione di un “fatturato annuo riferito a servizi analoghi a quelli oggetto del presente appalto, nell’ultimo triennio antecedente alla pubblicazione del bando (dal 2012 al 2014) non inferiore a 23 milioni per ciascun anno”. Nel caso di associazione temporanea di imprese, “il suddetto requisito dovrà essere posseduto dalla mandataria nella misura minima del 40 per cento”. In altri termini, via il fatturato, spazio al patrimonio netto.

Il testo modificato però non è ancora chiaro, a sentire gli avvocati che rappresentano Igeco, Gial Plast, Bianco Igiene Ambienale e Axa. Non lo è a proposito del costo del personale che è risultato “del tutto indeterminato e indeterminabile” pur essendo “ritenuto essenziale ai fini della formulazione dell’offerta”, si legge nel ricorso depositato lo scorso 26 febbraio.

“L’intera procedura di gara è illegittima”, secondo le quattro società che nei ricorsi presentati al Tar hanno anche sottolineato che il bando è “gravemente lesivo degli interessi”, motivo per il quale hanno chiesto ai giudici di “dichiarare la nullità e ove occorre l’annullamento, previa misura cautelare” del bando, “di tutti i suoi allegati e ulteriori atti ad esso connessi”. E hanno chiesto la sospensiva, ottenuta.

 Michele Emilianoraffaele cantone-2Sul fronte dei rifiuti resta alta l’attenzione del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che proprio ieri ha avuto modo di parlare con il presidente dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), Raffaele Cantone (nella foto accanto ad Emiliano), del continuo ricorso alle ordinanze per l’affidamento dei servizi, facendo riferimento anche a Brindisi, dove sul filone che attiene alla gestione dell’impianto di Cdr è ancora in corso l’inchiesta della Procura nella quale è rimasto coinvolto Consales, accusato di corruzione in concorso con l’imprenditore Luca Screti, ex amministratore unico della Nubile a cui era stato affidato l’impianto.

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