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Cronaca

Maxibollette WebCube: scoppia il caso

BRINDISI - Avvisaglie di azioni legali dopo il recapito di bollette bimestrali da 2-300 euro ad utenti del servizio WebCube che avevano invece firmato - come è noto - per una tariffa inferiore ai 30 euro. Solleva il caso la Confconsumatori di Brindisi attraverso il suo rappresentante, l'avvocato Emilio Graziuso.

BRINDISI - Avvisaglie di azioni legali dopo il recapito di bollette bimestrali da 2-300 euro ad utenti del servizio WebCube che avevano invece firmato - come è noto - per una tariffa inferiore ai 30 euro. Solleva il caso la Confconsumatori di Brindisi attraverso il suo rappresentante, l'avvocato Emilio Graziuso, che annuncia l'avvio già avvenuto di un attento esame dei contratti e delle circostanze per individuare le iniziative più opportune. Intanto Confconsumatori invita i cittadini coinvolti da questi accadimenti ad inoltrare formali reclami al gestore del servizio WebCube tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, e ad informare contestualmente l'Autorità garante per le comunicazioni.

Come scattano le maxitariffe? Facendo trovare gli utenti inconsapevolmente su siti pubblicitari a pagamento (5 euro ad accesso). Negli ultimi giorni, numerosi consumatori si stanno rivolgendo al coordinamento istituito tra l’Associazione Nazionale dalla Parte del Consumatore e la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi per denunciare il ricevimento delle fatture emesse a loro carico da parte di un gestore telefonico esose ed assolutamente non conformi al contratto", fa sapere Graziuso.

"Più in particolare, a quanto riferito dagli utenti da loro avrebbero stipulato un contratto, tra l’altro ampiamente pubblicizzato, avente ad oggetto il servizio denominato WebCube in virtù del quale, a fronte del pagamento di un importo bimestrale inferiore a 30,00 euro, gli stessi, attraverso un apparato fornito dal gestore, da inserire nella presa WebCube - spiega però Graziuso - il consumatore si ritrova, in modo del tutto inconsapevole, ad essere indirizzato, automaticamente, su siti pubblicitari (esempio siti pornografici e di personaggi famosi), l’accesso ai quali ha un costo pari a 5 eurociascuno". Probabilmente ciò accade cliccando alcuni banner ingannevoli? E' tutto in fase di verifica.

L'avvocato brindisino conferma che è stato comunicato "al coordinamento Dalla Parte del Consumatore – Confconsumatori il ricevimento da parte degli utenti di fatture di circa 200,00/300,00 euro, a fronte di una previsione di spesa bimestrale contrattualmente pattuita in 30,00 euro". E non c'è verso di liberarsi di questo peso: "Sempre a quanto riferito al coordinamento, inoltre, i consumatori rimasti vittima di questo disservizio hanno cercato, inutilmente, di restituire il WebCube e di sciogliere, quindi, il relativo vincolo contrattuale con il gestore ma i negozi autorizzati non hanno accettato la consegna dello stesso".

L’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Dalla Parte del Consumatore – Confconsumatori dichiara infine che “ci troviamo di fronte ad un ennesimo caso di disservizio che si traduce in un danno economico per i consumatori. Come coordinamento stiamo, quindi, valutando le più opportune azioni da intraprendere. Consigliamo, comunque, a tutti i consumatori che hanno ricevuto fatture esose per il servizio WebCube di inoltrare dei formali reclami, attraverso raccomandata a.r. ai gestori telefonici e delle specifiche segnalazioni all’Autorità Garante delle Comunicazioni, affinchè, quest’ultimi adotti i provvedimenti ritenuti più opportuni”. Per ulteriori informazioni www.confconsumatoribrindisi.it tel. 347 - 0628721.

 

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