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Paziente e amica denunciano medico: "Aggredite e picchiate"

Le cronache sono piene di casi di medici aggrediti da pazienti e parenti di pazienti, questa volta invece, stando alla denuncia di due ragazze, l'aggressore sarebbe il medico. E ci sono due querele sporte dalle interessate in questura a Brindisi

BRINDISI – Le cronache sono piene di casi di medici aggrediti da pazienti e parenti di pazienti, questa volta invece, stando alla denuncia di due ragazze, l’aggressore sarebbe il medico. E ci sono due querele sporte dalle interessate in questura a Brindisi, che daranno il via ad una indagine per accertare l’esatto svolgimento dei fatti, verificatisi lunedì 27 giugno nel primo pomeriggio.

Secondo le denuncianti, potrebbe giungere in soccorso la registrazione dell’impianto di videosorveglianza presente nel reparto dell’ospedale Antonio Perrino, teatro della vicenda, oltreché la eventuale testimonianza di un infermiere, non precisamente generalizzato dalla ragazze, e di una ausiliaria della quale invece è stato fornito qualche dato in più agli investigatori.

Ci sono infine anche due referti del pronto soccorso dello stesso ospedale, dove le ragazze si sono fatte visitare e medicare, prima delle dimissioni rispettivamente con 3 e 7 giorni di prognosi, con diagnosi di escoriazioni su varie parti del corpo, tumefazioni al collo per entrambe, prescrizioni di antinfiammatori specifici e anche di un collare.

La vicenda si è svolta, stando alle denunce, nel reparto di psichiatria, dove una delle due denuncianti era stata ricoverata per mancanza di posti letto nel reparto di medicina generale (il famoso riordino ospedaliero). La paziente si era presentata nella mattinata del 24 giugno al pronto soccorso del Perrino con dolori di stomaco e vomito continuo. La ragazza, una ventiquattrenne originaria di Fasano, era stata accompagnata in ospedale dalla madre.

Il 27 giugno, spiega nella denuncia alla polizia la stessa paziente, aveva chiesto il cartellino di dimissioni al medico di turno. Ciò era avvenuto nella sala relax del reparto, dove intanto era arrivata l’amica della paziente, una giovane brindisina di 29 anni, che avrebbe dovuto aiutarla a portare gli effetti personali. Sempre secondo la denuncia, anzi, le due denunce vista la coincidenza su tutti i particolari dei fatti, il medico avrebbe chiesto a questa seconda persona chi fosse e perché si trovava lì.

Nella denuncia non è chiarito se l’interlocuzione sia avvenuta con un atteggiamento privo di elementi di provocazione da una parte e dall’altra. Fatto sta, che il medico poco dopo avrebbe chiesto alla visitatrice di lasciare subito il reparto. A quel punto la 29enne brindisina, si è recata nella stanza dove si trovavano il letto assegnato all’amica e i suoi bagagli, per prelevarli e poi andar via. E sempre a quel punto, dicono entrambe le denuncianti, sarebbe scattata l’aggressione da parte del medico.

L’amica della paziente afferma di essere stata percossa e afferrata per il collo. In suo soccorso è intervenuta la paziente in attesa di dimissioni, ma a sua volta sarebbe stata aggredita subendo anche lei una forte pressione al collo (come da referto del pronto soccorso). E’ stato l’intervento dell’infermiere e dell’ausiliaria presenti in reparto a bloccare il medico e a condurlo nel suo studio, dove è rimasto chiuso per una ventina di minuti. Dopo di che, ne sarebbe uscito con un atteggiamento conciliante e con il cartellino di dimissioni firmato.

Ma la storia, come già detto, non è finita lì, perché le due amiche si sono presentate prima al pronto soccorso e poi in questura. Saranno gli accertamenti della polizia a verificare le dinamiche della vicenda, ma, a questo punto, non è esclusa neppure una istruttoria interna da parte della direzione dell’ospedale Perrino. Quindi, per il momento, sui fatti c’è solo un’unica versione.

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