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Cronaca

“Mensa scolastica, calpestati i diritti dei lavoratori: orario ridotto”

Lo Martire: “Il Comune ignora la sentenza”. Oggiano: “Inaccettabile”. Quarta: “Basta tergiversare”. Antonino: "Vicenda triste"

BRINDISI – Consiglieri di opposizione all’attacco dopo la conferma della riduzione dell’orario settimanale per i lavoratori del servizio di ristorazione nelle scuole. Carmela Lo Martire per Brindisi Popolare, Massimiliano Oggiano per Fratelli d’Italia e Gianluca Quarta per Forza Italia puntano il dito contro il Comune di Brindisi, colpevole – sostengono – di calpestare i diritti dei lavoratori, anche dopo la pronuncia del Tribunale”.

Carmela Lo Martire

L'assessore Carmela Lomartire“Stento a credere  alle ultime dichiarazioni del vice sindaco di Brindisi sulla mensa scolastica. Se fosse vero quanto riportato in virgolettato nelle dichiarazioni lette sulla stampa significherebbe che si continua a ignorare un provvedimento giudiziale arrivando persino ad addebitare ai lavoratori la responsabilità della mancata firma del contratto con la nuova ditta aggiudicatrice del servizio”, dice Carmela Lo Martire.

“Ora, non credo condivisibile che un amministratore pubblico arrivi a sostenere che, nel caso in cui il servizio non dovesse partire il prossimo 8 ottobre, come anticipato dal Comune di Brindisi, la colpa sarebbe degli addetti. Inspiegabile è, soprattutto, non condividere il comportamento di chi chiede la tutela dei propri diritti, rifiutandosi di cedere a quello che viene percepito  come un ricatto occupazionale.  Queste persone dovrebbe essere tutelate, non censurate”, continua il consigliere. “Perché è così difficile supportare la richiesta dei lavoratori di essere assunti nel rispetto dei contratti collettivi e dei pronunciamenti giudiziali e soprattutto nel rispetto di un diritto per il cui riconoscimento questi figli della nostra città hanno già tanto penato?”.

“Lo abbiamo detto e credo di poterlo ripetere: questo non è il momento di fare politica e di avere posizioni contrapposte, questo è il momento della reale tutela dei lavoratori, questo è il momento della reale tutela dei bambini. Il Tribunale ha stabilito il ripristino delle vecchie condizioni contrattuali  ma, soprattutto, ha dettato un principio di diritto. Facciamo in maniera che questa lotta non sia stata vana, facciamo in maniera che si possa credere alla tutela dei lavoratori da parte di una amministrazione di sinistra. Sindaco, proseguire su questa strada non credo serva. Anzi. Facciamo qualcosa”, conclude Lo Martire.

Massimiliano Oggiano

Massimiliano OggianoDal consigliere Massimiliano Oggiano, anche un riferimento alla gestione del servizio di integrazione scolastica: “L'amministrazione comunale di Brindisi di sinistra  si ripete e raddoppia nel giro di pochi giorni: millanta la soluzione della vicenda integrazione scolastica e l'inizio del servizio dimenticando pero che la cooperativa ha ridotto il monte ore ai lavoratori e che solo grazie al grande senso di responsabilità degli stessi il servizio è potuto partire”, dice il consigliere, anche vice presidente delle Assise. “Ma resta  la spada  di Damocle sulla testa degli stessi perché se il Comune non interverrà con uno stanziamento di fondi adeguato, la cooperativa dopo il 31 ottobre ridurrà ulteriormente le ore ai propri dipendenti,   con un inevitabile taglio sugli stipendi e prima ancora sull'assistenza dei bambini disabili”.

“Quanto al servizio mensa vorrebbero farlo partire il prossimo 8 ottobre ma l'amministrazione comunale pilatescamente se ne lava le mani e  calpestando  la dignità dei lavoratori scarica la responsabilità dell'eventuale mancato inizio del servizio in questione sui lavoratori che stanno continuando una dura battaglia sindacale per rivendicare i propri sacrosanti  diritti calpestati dall'azienda vincitrice la gara d'appalto”.

Gianluca Quarta

Gianluca Quarta-4-2“E’ assurdo il comportamento tenuto dalla giunta-Rossi in riferimento alla vicenda della mensa scolastica”, sostiene Gianluca Quarta. “E’ noto a tutti, sin dalla nascita di questa Amministrazione, che quel capitolato d’appalto era sbagliato e che, pertanto, la gara andava annullata. Ed invece si è scelto di tergiversare, consentendo alla ditta subentrante di penalizzare i lavoratori, i più colpiti dalle indecisioni dell’ente locale”, va avanti il consigliere di Fi.

“I giudici del Tribunale di Brindisi hanno stabilito che il monte-ore deve essere di 1.416 ore, mentre la Serenissima (con il consenso del Comune) intende fermarsi a 1.243 ore, mettendo riparo solo in piccola parte agli errori commessi nella stesura del capitolato. E’ evidente che i sindacati si ribellano, forti del consenso dei lavoratori, non più disposti a subire passivamente. Ed è gravissimo che la vice sindaco De Vito tenti di scaricare sui lavoratori l’eventuale mancato avvio del servizio mensa.

Inoltre è assurda la richiesta da parte dell'azienda di utilizzare il centro cottura per altre forniture che non siano quelle in oggetto di appalto. Parli il sindaco a questo punto. Una volta per tutte”.

Sulla questione mensa interviene anche il Pri con una nota a irma del consigliere comunale Gabriele Antonino e del segretario cittadino Vito Birgitta: "A parte il tentativo maldestro di creare una frattura tra organizzazioni sindacali e lavoratori riesce difficile comprendere quali aperture abbia fatto la Serenissima che, a quanto risulta al Pri, si sarebbe limitata a dichiarare la disponibilità a riconoscere lo stesso monte ore inizialmente garantito dalla Markas, e per la rideterminazione del quale i lavoratori avevano adito il Tribunale del lavoro di Brindisi che si era espresso a loro favore, con l’aggiunta che parte di quelle ore non sarebbe retribuita ma farebbe esclusivamente maturare il diritto a dei riposi compensativi".

FOTO BIRGITTA E ANTONINO-2"Salvo che l’apertura dell’azienda si sia manifestata nei confronti della politica e riguardi la possibilità di fare nuove assunzioni, di cui pure si è sentito parlare, piuttosto che incrementare le ore di lavoro della platea storica dei lavoratori. Quanto ai salti mortali che starebbe facendo l’Amministrazione Comunale anche qui riesce difficile comprendere di cosa si tratti.  Basti pensare che solo nella giornata odierna la Markas avrebbe dovuto liberare il centro cottura comunale dalla attrezzatura di propria proprietà e che in pochissimi giorni la Serenissima dovrebbe installarvi quanto occorre per garantire una efficace preparazione dei pasti. Il dato certo è che ad oggi solo un irrisorio numero di lavoratori avrebbe sottoscritto il contratto proposto dalla Serenissima. Lavoratori convocati in modo irrituale in un albergo brindisino nel mentre è programmato nella giornata odierna un incontro tra Amministrazione Comunale, Serenissima e rappresentanti dei lavoratori presso l’ufficio vertenze della Amministrazione Provinciale", si legge nella nota.

"Non siamo tra quanti sono soliti soffiare sul fuoco delle polemiche o aizzare rivolte contro l’Amministrazione. Siamo convinti che la politica e l’amministrazione debbano essere improntate al dialogo e alla capacità di trovare mediazioni tra opposte esigenze. Ma riteniamo anche che in questa triste vicenda si sarebbe potuto fare di più e meglio senza rifugiarsi nella comoda scusante di un capitolato d’appalto predisposto dalla gestione commissariale. Chi assume la responsabilità di governare una città deve saper prospettare soluzioni che vadano incontro alle esigenze tanto delle famiglie che dei lavoratori e non nascondersi dietro scelte compiute da altri e che non sarebbero più rimediabili. Per questo confermiamo il nostro pieno sostegno alle giuste rivendicazioni dei lavoratori ma ci facciamo anche interpreti dei bisogni delle famiglie che hanno figli che frequentano le scuole comunali".

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