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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Mense scolastiche, genitori irritati e bambini: lettera invadente dell'assessore

Incredibile "lettera" ad una bambina del tempo pieno, firmata dall'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Gioacchino Margarito, e inviata dall'amministrazione comunale alle redazioni di giornali e tv locali

BRINDISI – Incredibile “lettera” ad una bambina del tempo pieno, firmata dall’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Gioacchino Margarito, e inviata dall’amministrazione comunale alle redazioni di giornali e tv locali. Margarito nella lettera aperta (a questo punto) dispensa consigli alla bambina e interpretazioni e ricostruzioni del comportamento dei genitori della stessa di fronte al problema-mense, probabilmente inopportune

Se si tratta di una lettera vera bisogna chiedersi perché nessuno psicologo dei servizi sociali comunali abbia fermato Margarito. Se si tratta di un escamotage per parlare invece direttamente ai genitori sul piede di guerra, l’assessore avrebbe potuto scegliere semplicemente un ordinario comunicato stampa. La lettera celebra il riavvio della distribuzione dei piatti caldi nelle scuole primarie e dell’infanzia di Brindisi, che alla riapertura dopo le festività di fine anno si sono trovate senza il servizio e di fronte ad una criticatissima gestione dell’emergenza a base di panini e merendine. Non solo.

Anche il seguito della vicenda ha fatto arrabbiare le famiglie e gli stessi insegnanti che con i bambini condividono la mensa e la sfida di giungere alle 16,30 con lo stomaco semivuoto. Poi, dopo il riso in brodo senza brodo e le polpette al sangue (come documentano queste foto) arriva anche la lettera dell’assessore Margarito. Solo per dovere di cronaca pubblichiamo la missiva dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, che – temiamo – non farà altro che attizzare le giuste rimostranze delle famiglie, che hanno pagato come pasti di una ordinaria mensa scolastica e aziendale una dieta da Vietcong per i propri figli.

Riso in brodo senza brodo-2“Cara Ilary

Oggi, dopo otto giorni di sacrificio, la mensa scolastica ha riattivato la distribuzione dei pasti e finalmente hai potuto pranzare con un pasto caldo che, spero sia stato di tuo gradimento. Pertanto ti ringrazio per il tuo dignitoso comportamento. In questi giorni, mentre tua madre e tuo padre si agitavano e gridavano, non spiegandoti il motivo di tanto rumore, tu continuavi a sorridere, continuavi a divertirti a scuola con i tuoi compagni e con la tua maestra.

In questi giorni al tuo papà hai posto la seguente domanda: “Quando posso mangiare a scuola?” e nei giorni precedenti hai chiesto alla mamma: “Perché il pasto della mensa non è come il tuo? ” 

Entrambe le domande, solo in apparenza si contraddicono, in quanto seguono due riflessioni diverse ma entrambe piene di saggezza, frutto della tua purezza, del tuo spirito libero e non condizionabile. La domanda alla mamma, ti serviva per esprimere la necessità di migliorare il pasto, sottendendo, spero di aver capito bene: “cara mamma, sopporto malvolentieri pranzare a scuola anziché a casa , ma se proprio lo devo fare , anche perché mangio con i miei compagni, gradirei pranzare meglio “.

La domanda rivolta a papà aveva invece un risvolto di più larga visione e sottendeva la necessità di trovare la soluzione a qualcosa che ti procurava un disagio. In qualche modo spronavi papà a trovare una soluzione e se da un lato non riuscivi a capire il perché la mamma si appartava, discutendo animatamente con le sue amiche, quando ti lasciava a scuola, chiacchierando o massaggiando con il suo cellulare, dall’altro non ti spiegavi il perché tuo papà, dopo una giornata di lavoro, dopo aver ascoltato la mamma, lanciava feroci invettive contro una persona che non conoscevi ma che oggi si presenta a te con questa lettera. (Nella foto, il riso senza brodo)

Io sono quello che deve rispondere alle tue legittime richieste. Anche io ho dei figli, più grandi di te , purtroppo ancora non sono nonno, ma spero che i miei figli mi possano dare presto la gioia di accarezzare una nipotina bella e intelligente come te. In questi giorni tutto il mio lavoro è stato dedicato solo a te, la mia priorità era quella di risolvere il tuo problema ed oggi che hai potuto ripranzare a scuola sono felice perché finalmente potrai vedere il tuo papà più sereno e la tua mamma meno agitata.

Polpette crude-2Cara Ilary, continua a sognare, a sorridere, ad essere felice, continua ad avere fiducia; guarda con ottimismo al tuo futuro, inizia a modellare su di te quel mattone chiamato “Coraggio”, necessario a farti crescere nel migliore dei modi, quel coraggio che ti dovrà accompagnare tutta la vita e farti dire, quando è necessario “Ho sbagliato”. Un domani, confida nel tuo lavoro e poni attenzione ai consigli di mamma e papà ma sii critica quando sarà giusto e lo riterrai opportuno; poniti quindi i dubbi e non ricercare la certezza assoluta che probabilmente non esiste (Nella foto, le polpette contestate). 

Solo il tuo continuo “Impegno”, talvolta anche duro, potrà un domani darti la possibilità di partecipare nel modo giusto alla costruzione di una comunità più equa e solidale. Diffida da coloro che, parlano, parlano, parlano ma non agiscono per il bene comune e sanno solo apparire anziché essere, ma soprattutto usano la parola per scopi non sempre giusti. Nella tua vita cerca sempre di essere utile alla comunità in cui vivrai e spero che tu sarai rispettosa delle leggi e solidale con tutti gli esseri viventi. Concediti il tempo della riflessione e il tempo dell’azione. Questi sono i semplici consigli che ti dà, con il cuore, un padre e soprattutto uno che ti vuole bene e che lavorerà, fino a quando sarà chiamato a farlo, per te e per la nostra bellissima città. Una carezza, Gioacchino Margarito (Assessore alla Pubblica Istruzione di Brindisi)". 

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