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Cronaca

Un pentito di Mesagne accoltella la compagna: scene di panico nel Brindisino

Ai carabinieri del reparto operativo è toccato risalire ai fatti, avvenuti in località protetta e per questo complessi da ricostruire: Leonardo Greco, 35 anni, di Mesagne, è l'autore del ferimento della convivente.

BRINDISI - La notizia si è diffusa nel Brindisino quando i parenti di una donna - vittima di un accoltellamento da parte del marito collaboratore di giustizia - hanno saputo di un fatto di sangue avvenuto tra le mura domestiche a seguito di una lite. Ai carabinieri del reparto operativo è toccato risalire ai fatti, avvenuti in località protetta e per questo complessi da ricostruire: Leonardo Greco, 35 anni, di Mesagne, sarebbe a quanto accertato l’autore del ferimento della convivente, una donna che come lui proviene dalla provincia di Brindisi e con lui vive in un luogo segreto e tutelato. Le conseguenze non sarebbero gravi. E’ anche lui quindi un pentito, all’incirca da un anno e mezzo, sebbene ora corra il pericolo di perdere il proprio status. 

Greco è il fratello di un uomo che fu vittima di un agguato nel cuore di Mesagne, nel 2010, tentato omicidio attribuito ai fratelli Francesco e Sandro Campana. E’ rilevante questa informazione perché pare proprio che in quella occasione Greco fosse stato indicato come il successivo bersaglio della Scu brindisina e quindi ritenuto di uno spessore degno di nota nella geografia criminale indigena.

I fatti si sono verificati ieri sera, sabato 28 giugno. Una telefonata è giunta in una abitazione di questa provincia e una donna ha accusato un malore necessitando dell’intervento di vigili urbani, carabinieri e ambulanze del 118. Scene di deliro in strada, poi la spiegazione e la difficile ricostruzione della vicenda avvenuta in un posto sconosciuto perfino ai parenti stretti della vittima.

Una levata di testa di questo genere può costare caro a un collaboratore di giustizia. Non si sa ancora quale procura proceda e come intenda procedere. E’ chiaro però che per quanto le lesioni procurate siano lievi, in caso di maltrattamenti in famiglia si potrebbe anche optare per l’arresto in flagranza e se così fosse sarebbe già stato operato.

Le informazioni arrivano frammentarie nella terra d’origine del collaboratore e dei suoi cari. Sta di fatto che la notizia è circolata dapprima informalmente, a causa di una comprensibile reazione di affetti lontani dinanzi a una situazione ancora non definita, poi ha ottenuto le proprie conferme.

Greco è collaboratore da mesi. Era coinvolto con il fratello Antonio, anch’egli collaboratore, nell’operazione Mediana. Era uscito da poco dal carcere nel luglio 2010 quando due killer spararono in casa di un altro fratello chiarendo, prima di fuggire, di avere inserito anche Leonardo nella black list. Dopo alcuni mesi le dichiarazioni e l’ammissione al programma di protezione. 

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