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Cronaca Mesagne

Affari di famiglia, era accusato di aver truffato i fratelli: annullato sequestro

Il giudice del Tribunale di Brindisi accoglie l'eccezione di nullità sollevata dalla difesa. E intanto gli atti tornano al pm

MESAGNE - Un 66enne mesagnese era a processo per una presunta appropriazione indebita ai danni dei fratelli, con i quali gestiva un supermercato. C'era stato anche un sequestro conservativo - di beni mobili e immobili - ai danni del protagonista della vicenda. Ma la difesa ha sollevato l'eccezione di nullità del decreto di citazione diretta e così il sequestro è stato revocato.

I tre fratelli da anni avevano messo su un supermercato a Mesagne, lo gestivano insieme. Il 66enne mesagnese, ora indagato, avrebbe sottratto 343.322 euro nel corso degli anni, fino al 2020: era la tesi dell'accusa. Il 3 dicembre si è tenuta l'udienza presso il Tribunale di Brindisi. Il giudice Simone Orazio ha accolto l'eccezione di nullità del decreto di citazione diretta presentata dalla difesa del 66enne.

Gli atti, dunque, tornano al pubblico ministero. Niente sequestro conservativo, inoltre. La citazione diretta prevede il processo, "saltando" l'udienza preliminare. In questo caso, quindi, il 66enne non è più imputato, ma indagato, poiché gli atti sono ritornati al pubblico ministero della Procura di Brindisi, che dovrà rivalutare il caso del mesagnese.

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