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Cronaca Mesagne

Mesagne, l'autolavaggio era abusivo

MESAGNE – Autolavaggio a tutti gli effetti, ma semplicemente abusivo. E gestito, proprio sotto casa, in via Antonio Falcone (nel comprensorio delle case popolari) da G.P., 34 anni, pregiudicato del luogo, sottoposto agli obblighi degli arresti domiciliari. I vigili urbani sono arrivati intorno alle 10 del mattino per verificare l’attività artigianale di autolavaggio improvvisata, che aveva destato sospetti circa la sua regolarità tecnica ed amministrativa, dopo svariati servizi di sorveglianza nelle periferia della città, e seguendo il “consistente ed anomalo” flusso di veicoli che venivano condotti presso il lavaggio nel quartiere “Impalata”.

MESAGNE – Autolavaggio a tutti gli effetti, ma semplicemente abusivo. E gestito, proprio sotto casa, in via Antonio Falcone (nel comprensorio delle case popolari) da G.P., 34 anni, pregiudicato del luogo, sottoposto agli obblighi degli arresti domiciliari. I vigili urbani sono arrivati intorno alle 10 del mattino per verificare l’attività artigianale di autolavaggio improvvisata, che aveva destato sospetti circa la sua regolarità tecnica ed amministrativa, dopo svariati servizi di sorveglianza nelle periferia della città, e seguendo il “consistente ed anomalo” flusso di veicoli che venivano condotti presso il lavaggio nel quartiere “Impalata”.

Il blitz della polizia municipale – guidata dall’ingegnere Bartolomeo Fantasia – insieme con i carabinieri della locale stazione i quali hanno accertato che nell’abitazione occupata da G.P.  - locatario di immobile di proprietà dell’Agenzia del Demanio di Bari - erano state realizzate opere edilizie abusive. Nel giardino di pertinenza dell’immobile erano stati realizzati due capannoni in lamiera con coperture in ondulina di materiale plastico, uno utilizzato come un vero e proprio locale per lavare auto, con compressore di aria ed idropulitrice, mentre il secondo era adibito a deposito di masserizie varie.

Il tutto in assenza delle numerose autorizzazioni edilizie ed igienico-sanitarie occorrenti. Richiesto l’intervento dei vigili sanitari per prelievo di campioni sulle acque reflue dell’impianto, ai fini del controllo circa un eventuale inquinamento ambientale.  Al termine del blitz è stata sequestrata della parte di immobile abusivamente realizzata per l’attività di autolavaggio. Il responsabile invece è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.

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