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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Minacciano anziano per estorcergli la pensione: arrestati padre e figlia

Ai domiciliari un 58enne e un 25enne che con l'intimidazione si erano fatti consegnare 500 euro da un pensionato, che poi li ha denunciati

BRINDISI – Con minacce di morte e di incendiargli la casa erano riusciti a estorcergli 500 euro in contanti, privandolo di una parte consistente della sua pensione. Ma grazie alla denuncia sporta dalla vittima sono stati arrestati un uomo, il brindisino P.D., 58 anni, e sua figlia, la 25enne M.D., che avevano preso di mira un 70enne, anche lui di Brindisi, chiedendogli continuamente somme di denaro. Nella serata di ieri (venerdì 31 agosto) i due sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in regime di domiciliari emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura, al culmine delle indagini condotte dai poliziotti della Sezione Volanti. 

La vicenda inizia lo scorso agosto, quando una coppia di anziani si presenta presso l’ufficio denunce della questura, lamentando come il 58enne avesse cominciato a pretendere dal 70enne la somma di 100 euro della pensione appena percepita.  La pretesa era accompagnata dalla minaccia di morte nel caso non avesse obbedito. Questa prima richiesta di denaro va a buon fine. Lo scambio delle banconote avviene nel giardino dell’abitazione dell’anziano, subito dopo il ritiro della pensione.

Non paghi, padre e figlia tornano in azione il giorno successivo. Questa volta a entrare in azione è la donna, che si presenta presso l’abitazione della vittima, pretendendo altri 300 euro, in contanti e subito, con la minaccia di incendiare casa.  Subito dopo la denuncia, iniziano le indagini delle Volanti. Contestualmente vengono interessati anche i colleghi della Squadra mobile per curare gli approfondimenti investigativi della vicenda. Nel giro di pochi giorni, gli investigatori hanno accertato che i due indagati erano riusciti a farsi consegnare complessivamente dalla vittima circa 500 euro, sempre con intimidazioni di gravi conseguenze, la morte o l’incendio della casa. Tali minacce sono state espresse persino dentro la casa dei malcapitati coniugi. 

“Le modalità molto cruente delle minacce – si legge in un comunicato della questura – ben documentate nell’immediatezza e nell’approfondimento investigativi, grazie soprattutto alla lucidità della vittima, hanno consentito di delineare il quadro accusatorio con sufficiente chiarezza e riscontri oggettivi, permettendo al pubblico ministero di richiedere la misura coercitiva personale che si è tradotta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip”. 

La questura, dunque, esorta le fasce più deboli della popolazione “a denunciare senza indugio alcuno queste forme di intimidazioni, senza aspettare o sperare che, accontentato il prepotente di turno, la vicenda si chiuda. Anche questo doloroso e triste avvenimento insegna che accontentare chi pretende qualcosa in modo illegittimo, segna l’inizio di una serie di pretese sempre maggiorie, purtroppo, connotate anche da violenza crescente”. “Pertanto, un invito in particolare ‘ai più grandi’: vincere ogni remora e perplessità per segnalare questi fatti odiosi, certamente non meritati dopo aver speso la gioventù e l’età adulta in anni di duro lavoro”. 

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