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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Spedizione punitiva dopo lite negli spogliatoi: due minorenni sottoposti a misura cautelare

Disposta la permanenza in casa a carico di due 17enni di Francavilla Fontana che insieme a tre adulti, lo scorso 5 novembre, avrebbero brutalmente aggredito un 35enne, dopo averlo atteso davanti alla sua abitazione

FRANCAVILLA FONTANA – Sono stati individuati e sottoposti a misura cautelare due 17enni, entrambi di Francavilla Fontana, presumibilmente coinvolti nel pestaggio del 35enne A.D.C., anch’egli di Francavilla, avvenuto la sera del 2 novembre 2022 davanti all’abitazione di quest’ultimo in piazza Verdi, nel quartiere Musicisti di Francavilla Fontana. Si trattò, secondo gli inquirenti, di una spedizione punitiva scaturita da una lite fra il 35enne e un 18enne, entrambi tesserati per la società del Ceglie Calcio, all’interno degli spogliatoi dell’impianto sportivo di Ceglie. Da quanto appurato dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, in cinque (tre adulti e due minorenni, tutti francavillesi) avrebbero preso parte all’aggressione. I tre adulti, sottoposti lo scorso novembre dalla misura del divieto di avvicinamento al 35enne e al fratello 21enne, che intervenne in aiuto del primo, sono già stati raggiunti da un decreto di rinvio a giudizio.

Adesso le indagini arrivano a un’ulteriore svolta, perché anche nei confronti dei due minorenni si apre un procedimento penale. I due sono infatti destinatari di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della permanenza in casa, per il reato di lesioni personali aggravate in concorso. Il provvedimento restrittivo, emesso dal gip presso il tribunale per i minorenni di Lecce, è stato adottato a conclusione delle indagini condotte dai carabinieri di Francavilla Fontana, coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Lecce.

Da quanto accertatro dai militari, i responsabili del pestaggio si sarebbero appostati nelle vicinanze dell’abitazione della vittima e l’avrebbero attesa con premeditazione, per poi accerchiarla ed assalirla brutalmente. Il malcapitato fu afferrato per il collo e colpito con calci e pugni su tutto il corpo (testa inclusa) con una violenza inaudita, anche dopo essere finito per terra. Il 35enne riuscì a salvarsi soltanto invocando l’aiuto dei propri familiari, i quali a loro volta, dopo aver aperto l‘uscio di casa per soccorrere il proprio congiunto, furono attinti dalla furia degli aggressori. Anche il fratello fu colpito con un pugno ed un calcio in testa. Entrambi furono condotti in ospedale. Il 35enne riportò ferite guaribili in 30 giorni. Il 21enne, invece, rimediò una prognosi di cinque giorni. Al termine dell’aggressione, i responsabili si dileguarono a bordo di un’auto

“I fatti  - si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Brindisi - risultano essere stati commessi da più persone riunite, che hanno agito per motivi abietti e futili (consistiti in un precedente diverbio dovuto all‘uso di uno spogliatoio presso il campo sportivo in cui si allenavano), approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa e si caratterizzano per la personalità estremamente negativa degli arrestati, tra l’altro giovanissimi, frequentatori di palestre ed esperti in arti marziali e pugilato, così da avere piena consapevolezza delle proprie abilità e della conseguente capacità di poter arrecare gravi conseguenze ai soggetti vittima delle loro aggressioni”.

L’attività d’indagine ha consentito di ricostruire la dinamica dell’evento e di raccogliere elementi gravemente indizianti nei confronti di tutti i presunti responsabili, attraverso l’esame dei testimoni, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e la correlata attività di riscontro.

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