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Cronaca

Mobilità alla Santa Teresa, tentativo di coinvolgere la Regione Puglia

Vertenza Santa Teresa, breve sospensione delle procedure di mobilità da parte della Provincia, in attesa di verificare se sarà possibile trovare soluzioni coinvolgendo la Regione Puglia. Stamani il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, ha incontrato i sindacati di categoria per discutere della situazione occupazionale della società in house

BRINDISI - Vertenza Santa Teresa, breve sospensione delle procedure di mobilità da parte della Provincia, in attesa di verificare se sarà possibile trovare soluzioni coinvolgendo la Regione Puglia. Stamani il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, ha incontrato i sindacati di categoria per discutere della situazione occupazionale della società in house, alla luce della procedura di mobilità in corso per circa 40 dipendenti. I sindacati, da parte loro, hanno chiesto il ritiro della delibera di consiglio provinciale con la quale si distinguevano le funzioni fondamentali da quelle non fondamentali in seno alla società, con la messa in esubero di alcuni dipendenti al 31 ottobre, e hanno ribadito di conseguenza la necessità di sospendere la stessa procedura di mobilità.      

Il presidente Bruno, alla presenza di dirigenti dell'ente, ha posto in evidenza la carenza di risorse economiche causata dai tagli imposti dalle varie normative in vigore, e l’impossibilità di programmare il bilancio oltre il 31 dicembre. Tuttavia, proprio per rispettare la dignità di ogni lavoratore e per tentare di coinvolgere in questa vertenza la Regione Puglia, con l’obiettivo di non perdere alcun posto di lavoro, il presidente Bruno si è dichiarato disponibile ad accettare la sospensione per qualche giorno della fase sindacale della procedura di mobilità, in scadenza oggi, per mettere in atto insieme al sindacato ogni tentativo di coinvolgimento della Regione stessa e del governatore, Michele Emiliano, "con l’obiettivo di poter recuperare importanti e decisive risorse per evitare l’esubero del personale interessato".

Come è noto, l'ente Provincia, oramai declassato al secondo livello, è destinato per legge all'abolizione, per cui il destino delle società in house è estremamente critico, nè si può pensare che il personale o le società stesse possano essere assorbiti dalla Regione. Come del resta è tutt'altro che semplice la situazione del personale delle amministrazioni provinciali.

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