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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Molti affari e niente Iva, grazie a società cartiera: frode da 4 milioni e mezzo

OSTUNI – Una frode fiscale per oltre quattro milioni di euro è stata scoperta dalle Fiamme gialle, che nell’ambito della complessa attività investigativa sono riuscite a fare luce sugli affari d’oro di un imprenditore ostunese, titolare di una ditta individuale del posto che opera nel campo commercializzazione all’ingrosso di detersivi e casalinghi. Indagini in corso anche su una società “cartiera”, con sede nel nord Italia e la cui attività consisteva esclusivamente nello stampare fatture false allo scopo di frodare l'Iva.

OSTUNI – Una frode fiscale per oltre quattro milioni di euro è stata scoperta dalle Fiamme gialle, che nell’ambito della complessa attività investigativa sono riuscite a fare luce sugli affari d’oro di un imprenditore ostunese, titolare di una ditta individuale del posto che opera nel campo commercializzazione all’ingrosso di detersivi e casalinghi. Indagini in corso anche su una società “cartiera”, con sede nel nord Italia e la cui attività consisteva esclusivamente nello stampare fatture false allo scopo di frodare l'Iva.

I militari della Compagnia della Guardia di finanza di Ostuni, coordinati dal capitano Antonio Martina, hanno accertato che l’impresa in questione per tre anni, avvalendosi di imprese compiacenti ed utilizzando sistematicamente fatture per operazioni inesistenti, avrebbe evaso Iva e contestualmente occultato al fisco le proprie entrare. Nello specifico i finanzieri avrebbero riscontrato durante le verifiche: elementi positivi di reddito non dichiarati, per complessivi 40 mila euro; elementi negativi di reddito non deducibili, per un ammontare di 400 mila euro; Iva evasa per circa 600 mila euro.

Un raggiro maturato a seguito dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti, che ammonterebbero complessivamente a 3 milioni e mezzo di euro.  La frode sarebbe maturata a fronte di una intensa attività professionale svolta tra il 2009 ed il 2011. A carico del commerciante ostunese è scattata una formale denuncia presso la competente autorità giudiziaria. I Baschi verdi puntano a fare luce sull’intero circuito commerciale che avrebbe consentito al titolare dell’azienda ostunese di risultare (senza averne i requisiti e al solo scopo di aggirare l’applicazione dell’Iva) esportatore abituale, ossia titolato ad usufruire dello strumento della dichiarazione d’intento.

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