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Cronaca

Monumento al marinaio ancora chiuso. "Servono 40mila euro per riaprirlo"

La riapertura era prevista nei primi giorni di novembre, indipendentemente da quale sarebbe stata la data di inizio dei lavori per l'opera di restyling, ma son passati quattro mesi e oggi, martedì 24 febbraio, il Monumento al Marinaio è ancora chiuso non fruibile alla città. Il Comune pronto a stanziare 40mila euro per riaprirlo

BRINDISI - La riapertura era prevista nei primi giorni di novembre, indipendentemente da quale sarebbe stata la data di inizio dei lavori per l’opera di restyling, ma son passati quattro mesi e oggi, martedì 24 febbraio, il Monumento al Marinaio è ancora chiuso non fruibile alla città. 
Dopo il malcontento espresso dai cittadini che lamentavano l’ingiustificata chiusura del timone realizzato sulla banchina del rione Casale, interrogandosi sulle sorti di quest’ultimo, l’amministrazione comunale aveva assicurato che in attesa di ottenere i finanziamenti pubblici richiesti e avviare, successivamente, un concorso di progettualità per i lavori di restauro, il Monumento sarebbe stato nuovamente riaperto così come chiedevano decine e decine di brindisini. Nulla di tutto ciò, però, è avvenuto, il tempo è passato senza che vi siano stati cambiamenti e novità a riguardo.

I cittadini, però, non mollano e dal canto loro proseguono senza sosta questa battaglia affinché la struttura venga riaperta chiedendo ancora una volta di essere ascoltati. In particolare, Giuseppe Di Rienzo, componente del comitato Cittadini Attivi chiede a nome della città e a tutti coloro che sono al suo fianco in questa vicenda – a suo dire – intricata si rivolge agli amministratori locali per ricevere delle risposte alle domande che da mesi ruotano attorno alla questione.

“E’ quasi marzo e il Monumento è ancora chiuso – afferma di Rienzo - . Non è cambiato nulla, tutto tace e nessuno parla. E’ incredibile il silenzio che c’è attorno alla questione: son passati i giorni, le settimane, i mesi e l’amministrazione comunale non fa altro che prendere tempo e rimandare qualsiasi tipo di discorso in merito. Non capisco, tra l’altro, perché nel frattempo che inizino i lavori non si possa riaprire la struttura al pubblico, rendendola fruibile all’intera città. E’ quasi un anno che siamo in questa situazione (il Monumento è chiuso dal 18 luglio 2014, giorno in cui è stato annunciato il passaggio di gestione dalla Marina Militare al Comune, formalizzato in un secondo momento, esattamente nello scorso mese di settembre, ndr) e se si continua così arriveremo in estate nello stesso identico modo senza avere soluzioni, impedendo non solo ai cittadini, ma anche ai turisti di visitare un bene della città che si inserisce in un patrimonio artistico, storico e culturale di cui dovremmo essere orgogliosi".

"Mi dispiace sinceramente - prosegue Di Rienzo - che alle parole non seguano mai i fatti, io come tanti altri ci sentiamo anche un po’ presi in giro, ma non molliamo: continueremo la nostra battaglia e chiederemo presto di essere incontrati e ascoltati dall’amministrazione comunale anche perché sono convinto che per lo sviluppo di Brindisi ci sia bisogno del contributo di tutti.”

Intanto arriva puntuale da Palazzo di Città la risposta alle domande di Di Rienzo e di tanti cittadini che si pongono i suoi stessi interrogativi. L’architetto Fabio Lacinio, dirigente comunale del settore Lavori pubblici, infatti,  spiega i motivi della mancata riapertura e dell’attuale chiusura del Monumento. 

“So che l’apertura del timone era stata prevista nei primi giorni di novembre – spiega - , ma dopo aver effettuato un sopralluogo mi sono accorto che non era possibile per questioni di sicurezza. Attenzione non mi riferisco alla sicurezza statica della struttura, ma a quella che riguarda i visitatori. Nella parte superiore manca il sistema di videosorveglianza, le ringhiere non sono ben stabili e tutte arrugginite, l’impianto elettrico deve essere completamente ripristinato. Non possiamo riaprire in condizioni precarie, tutto deve essere a norma per il bene dei cittadini".  "

Anzi vi dirò di più: per accorciare i tempi – prosegue Lacinio - abbiamo anche deciso di anteporre all’opera di restyling più complessa, quella che richiede finanziamenti pubblici e un concorso di progettualità, una più veloce in cui sono contemplati i lavori più urgenti come quelli che ho già citato. Sono semplicemente in attesa di alcuni preventivi, ma posso dire che tra opere di sistemazione e di gestione ho stimato una somma pari a 40mila euro circa. Non abbiamo ancora una data precisa per l’inizio dei lavori, saprò dire qualcosa in più nei prossimi giorni. In ogni caso, per ora, l’unica cosa certa è che, una volta avviati, per sistemare il Monumento e poterlo riaprire ci vorranno 20 giorni non di più.”

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