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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Morosi incolpevoli, via alle domande al Comune per il contributo

La crisi incalza, si fa sentire il peso del lavoro che non c'è e aumentano anche a Brindisi le famiglie che non possono più pagare l'affitto: dalla Regione arrivano 40mila euro (circa) per gli inquilini "morosi incolpevoli". Trenta giorni di tempo per presentare domanda a far data da oggi

BRINDISI – La crisi incalza, si fa sentire il peso del lavoro che non c’è e aumentano anche a Brindisi le famiglie che non possono più pagare l’affitto: dalla Regione arrivano 40mila euro (circa) per gli inquilini “morosi incolpevoli”. Trenta giorni di tempo per presentare domanda a far data da oggi, nella speranza di essere ammessi in graduatoria e ottenere l’importo massimo di ottomila euro per saldare i conti rimasti in sospeso nel 2014.

I requisiti di partecipazione. Il bando è riservato a chi si trova in una “situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione” in conseguenza della “perdita oppure della consistente riduzione della capacità reddituale nel nucleo familiare” dovuta a circostanze individuate nell’avviso pubblico confezionato questa mattina (6 maggio) a Palazzo di città.

In primo luogo, la perdita del posto di lavoro a causa del licenziamento, poi  la riduzione dell’orario di lavoro in seguito ad accordi aziendali o sindacali, la cassa integrazione ordinaria o straordinaria che “limiti notevolmente la capacità reddituale”, ancora il “mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, la “cessazione di attività libero professionali o di imprese artigiane registrate, derivanti da cause di forza maggiore o dalla perdita di avviamento in misura consistente e, infine, sono rilevanti i casi di “malattia grave, infortunio o decesso di un componente della famiglia che abbia comportato o la riduzione consistente del reddito complessivo o la necessità di impiego di una parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali”.

Se, e solo se, si rientra in uno di questi casi, il mancato pagamento degli affitti è qualificato come non colpevole e come tale permette la partecipazione al bando. I richiedenti dovranno essere cittadini italiani o di uno Stato appartenente all’Unione Europea oppure titolari di un regolare permesso di soggiorno e dovranno dimostrare, documenti alla mano, la titolarità di un contratto di locazione di edilizia di unità immobiliare ad uso abitativo, regolarmente registrato, fatta eccezione per quelli che appartengono alle categorie catastali A1, A8 e A9. Altro requisiti necessario per essere ammessi al bando, è la “residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno”.

Bisogna, inoltre, essere “destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida” nonché avere un reddito Isee non superiore a 35mila euro oppure un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26mila euro. Ovviamente non bisogna essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobili, nella provincia di residenza, fruibile e adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare. Requisito, questo, che riguarda tutti i componenti della famiglia. Le domande. Le istanze di partecipazione vanno presentate entro trenta giorni da oggi usando unicamente i moduli predisposti dal Comune di Brindisi, reperibili sul sito internet dell’amministrazione cittadina oppure distribuiti dall’Ufficio relazioni con il pubblico dai sindacati degli inquilini.

Dovranno essere allegati, a pena di esclusione, i seguenti documenti: la copia del contratto di affitto, quella di intimazione dello sfratto, da cui si deduca l’ammontare complessivo dei canoni non pagati, nonché tutti i documenti necessari a comprovare il possesso delle condizioni di incolpevolezza della morosità. Il Comune di Brindisi procederà all’istruttoria delle domande, entro i 15 giorni successivi alla scadenza dell’avviso, verificando le istanze che saranno inserite in elenco, secondo criteri di priorità individuati dal decreto ministeriale che ha istituito il Fondo nazionale  destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

I fondi. Da Roma, infatti, sono stati assegnati fondi alle Regioni e alla Puglia è stata riconosciuta la somma pari a 847.828 euro e 44 centesimi, ripartita tra i Comuni ritenuti ad “alta tensione abitativa”: Brindisi è tra questi e a Palazzo di città è stato destinato l’importo di 40.401,24 euro. Si partirà da qui e si andrà ad esaurimento delle domande tenuto conto di una serie di elementi, come la presenza all’interno del nucleo familiare di “almeno un componente che si ultrasettantenne”, che sia un minore, che ci sia un familiare con invalidità accertata per almeno il 74 per cento, che almeno una persona sia in carico ai servizi sociali oppure alle aziende sanitarie locali per l’attivazione di un progetto assistenziale individuale.

Gli esclusi potranno presentare opposizione entro cinque giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del Comune. Quanto agli ammessi, “l’importo massimo di contributo concedibile per sanare la morosità incolpevole accertata non può superare gli ottomila euro” a nucleo. I controlli. Da Palazzo di città rammentano che “saranno effettuati controlli a campione per la verifica delle autocertificazioni presentate” e che nei casi di “dichiarazioni mendaci al fine di ottenere indebitamente il beneficio del contributo, il richiedente decadrà immediatamente, sarà obbligato a restituire la somma ottenuta” e “ incorrerà nelle sanzioni previste dal Codice penale”.  Scatta la denuncia con successivo processo.

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