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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torre Santa Susanna

Morte nel cantiere, le opere erano abusive

PORTO CESAREO – Nel cantiere dove il 22 ottobre scorso ha perso la vita il 47enne torrese Piero Miccoli, schiacciato dal braccio meccanico della gru che egli stesso stava manovrando, si stava realizzando un immobile abusivo. E' questo un nuovo aspetto della tragica vicenda.

PORTO CESAREO – Nel cantiere dove il 22 ottobre scorso ha perso la vita il 47enne torrese Piero Miccoli, schiacciato dal braccio meccanico della gru che egli stesso stava manovrando, si stava realizzando un immobile abusivo. E' questo un nuovo aspetto della tragica vicenda emerso nelle ultime ore in seguito alle indagini dei carabinieri. Tre le persone denunciate per abusivismo edilizio e costruzione in assenza di autorizzazione paesaggistica. Si tratta di A.C. e S.S. di 64 e 43 anni e di una persona di Torre S.Susanna, L.C. di 48 anni.

I tre sono indagati per le opere realizzate a Porto Cesareo località Serra degli Angeli, in un lotto di terreno compreso tra le vie Borelli e Cecchi, esattamente dove si verficò il tragico incidente sul lavoro che strappò alla vita il 47enne torrese e per la cui morte è indagato il fratello Antonio, titolare della ditta. In seguito al sequestro di tutta l'area interessata dalla tragedia, e alle conseguenti indagini sono emersi una serie di illeciti urbanistici, risalenti al lontano 1996 quando la polizia municipale accertò la presenza di due abitazioni abusive. All’epoca venne emessa l’ingiunzione a demolire.

Nel 2004 il 64enne A.C. presentò una “Dichiarazione di interesse alla definizione degli illeciti” cui però, secondo gli accertamenti dei carabinieri, non risulta abbia mai fatto seguire domanda di condono. Sul preesistente immobile abusivo sono stati rilevati altri abusi e precisamente: la trasformazione di verande in vani interni attraverso chiusura perimetrale delle stesse con un incremento volumetrico per ciascuna abitazione di circa 51 metri cubici; un piccolo deposito in muratura coperto con pannelli coibentati per una superficie coperta di 7,40 metri quadrati.

Ma anche l'ampliamento dell’abitazione retrostante per la realizzazione di una veranda mediante esecuzione di copertura con pannelli coibentati poggiata su montanti verticali e orizzontali per una superficie coperta di circa 50 metri quadrati; nella parte sottostante della copertura, poi, è stato realizzato un modesto fabbricato in muratura costituito da un wc e un cucinino il tutto pari a un volume di 41,50 metri cubici; l'ampliamento dell’abitazione antistante per la realizzazione di una veranda mediante copertura in legno superiormente protetta da tegole e poggiata su elementi verticali e orizzontali per una superficie coperta di 26 metri quadrati; lo spianamento in calcestruzzo della lunghezza di 3,70 metri, estesa complessivamente per 113 metri quadrati.

All’immobile preesistente, inoltre, sempre secondo le perizie dei carabinieri, è stata accorpata attraverso apertura della muratura di recinzione, un’altra area, dove è stata accertata la realizzazione abusiva di altre opere: lo spianamento in calcestruzzo di una vasta area pari a 187 metri quadrati; l'installazione di un gazebo in ferro con copertura in telo stabilmente ancorato a terra avente una superficie coperta di 25 metri quadrati; poi cordoli in muratura di tufo, corridoi in calcestruzzo, aiuole e spianamenti in pietrisco; recinzione dell’area lungo gli altri lati dell’area in parte costituita da muratura nella parte bassa e soprastante rete metallica a cui è assicurato un telo.

Lungo il fronte dell’area prospiciente la via Cecchi sono stati realizzati due pilastri in cemento armato ed è stato installato un cancello scorrevole in ferro. Su parte dell’area scoperta, all’interno della originaria recinzione non interessata dallo spianamento, sono in corso lavori di realizzazione di un muro in tufo di altezza variabile, ed è quello il luogo dove ha perso la vita Piero Miccoli. Le opere abusive sono sottoposte anche a sequestro preventivo d’iniziativa dalla polizia giudiziaria che procede per la vicenda.

 

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