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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Morto per salvare il montacarichi

OSTUNI - Un difetto in fase di montaggio. Per questo sarebbe piombata giù dal terzo piano la pedana del montacarichi, piantato ai piedi della palazzina. Claudio Maggi (29 anni, di San Vito dei Normanni), operaio della ditta individuale gestita dal padre, avrebbe agito d’istinto.

OSTUNI - Un difetto in fase di montaggio. Per questo sarebbe piombata giù dal terzo piano la pedana del montacarichi, piantato ai piedi della palazzina. Claudio Maggi (29 anni, di San Vito dei Normanni), operaio della ditta individuale gestita dal padre, avrebbe agito d’istinto.

Si sarebbe sporto, afferrando quel braccio meccanico che lentamente stava cedendo e che inevitabilmente, con tutto il peso, lo ha poi trascinato con sé, nel vuoto, insieme alla carriola già pronta per il primo carico di detriti destinati a finire nel cassone parcheggiato ai bordi del marciapiede. Un tonfo devastante, preludio alla  tragedia. Il ragazzo avrebbe urtato con violenza il capo contro lo spigolo del cassone, precipitandovi dentro. Un volo di 12 metri. La morte è sopraggiunta sul colpo, come ha stabilito più tardi il medico legale del Servizio 118, accorso sul posto.

Vano ogni tentativo di salvare il giovane.  Maggi avrebbe riportato diversi traumi, insieme a quello più evidente, al cranio, che purtroppo gli è costato la vita.  Lo strazio del padre, dinanzi alla scena della tragedia. Giovanni Maggi (55 anni) non sa darsi pace.  Padre e figlio stamane alle prime luci dell’alba avevano raggiunto la Città bianca, per avviare i lavori di ristrutturazione di un appartamento, sito al terzo piano della palazzina, in via Oronzo Emanuele Orlando. Un programma di lavoro, messo per iscritto anche nel piano di sicurezza predisposto dalla Direzione dei lavori. Ma in fase di montaggio del montacarichi qualcosa è andato storto. Ha retto per alcune ore. Sino a mezzogiorno.

Poi il dramma.  Il giovane è precipitato dal terzo piano dello stabile, cadendo all’interno del cassone metallico utilizzato per la raccolta dei materiali inerti. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari. Secondo la prima ricostruzione dell’accaduto, Claudio Maggi era impegnato ad un palmo dal montacarichi, utilizzato sino a quel momento dalla piccola impresa per scaricare il materiale di scarto riveniente dai lavori in corso d’opera nell’appartamento del terzo piano, di proprietà di un giovane del posto, E. Q.

E’ stato proprio il cedimento improvviso del montacarichi a trascinare nel vuoto il giovane operaio. Una caduta che non ha lasciato scampo. Le indagini, coordinate dal Sostituto procuratore Giuseppe De Nozza ed affidate agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca, sotto la guida del Dirigente Francesco Angiuli, cercheranno di fare luce su ogni aspetto legato al drammatico incidente sul lavoro.

Sul posto, per un primo sopralluogo, sono giunti nel primissimo pomeriggio, anche gli ispettori dello Spesal. Maggi da qualche anno ormai lavorava per la piccola impresa individuale del padre. Giovane, eppure già esperto. Ma il destino ha giocato un ruolo sporco.

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