Motocross nelle saline di Punta della Contessa, tre denunce
Operazione dei carabinieri forestali per preservare l'area incontaminata. Tre motociclisti sono invece riusciti a fuggire
BRINDISI - Sorpresi a fare motocross di domenica mattina nel parco regionale delle “Saline di Punta della Contessa”. Istituito nel 2002, risulta essere un’ambiente quanto mai prezioso, a pochi passi da Brindisi e dalla sua zona industriale, ricco di vegetazione mediterranea e dunale, laghetti palustri di acqua salmastra, rifugio per decine di specie di avifauna stanziale e migratoria, fra cui i suggestivi fenicotteri rosa. Fra le attività illecite in danno di tale “habitat” protetto, una ben nota è quella del motocross, che, oltre a disturbare la fauna, compromette la stabilità delle dune, la cui copertura vegetale viene pesantemente deteriorata dal passaggio delle “due ruote”, che vi tracciano veri e propri solchi.
Con l’arrivo della primavera, stagione prediletta dai “centauri”, soprattutto nelle giornate estive, i carabinieri forestali hanno pianificato un’articolata attività di contrasto, operativa sin dalle prime luci dell’alba di domenica scorsa. Pattuglie della stazione forestale di Brindisi e del nucleo investigativo (Nipaaf) del gruppo hanno quindi intercettato un gruppo di sei motociclisti, proceduto al loro accerchiamento fino ad attenderli “al varco”: tre di loro sono riusciti comunque a fuggire, anche se sono in corso accertamenti per la loro rapida identificazione.
Gli altri tre sono stati bloccati e generalizzati. Si tratta di un 41enne, un 18enne e un 16enne; i primi due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi, il terzo a quella presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce. Ai tre motociclisti sono stati contestati i reati di cui all’articolo 734 del codice penale (deturpamento e distruzione di bellezze naturali protette) ed all’articolo 11, comma 3 (sanzionato dall’articolo 30, comma 1) della legge-quadro sulle aree protette numero 394 del 1991 (introduzione di mezzi a motore al di fuori dalle strade con disturbo e danneggiamento di flora e fauna). Per uno di loro è scattata la denuncia anche per recidiva nel biennio di conduzione della moto senza aver conseguito la patente (art1icolo 16, comma 15, del codice della strada).
Le tre moto, oltre che a sequestro preventivo penale per i reati di cui sopra, sono state sottoposte anche a sequestro amministrativo, e affidate ad un custode giudiziario, in quanto tutte non coperte da assicurazione, in violazione dell’ articolo 193, comma 2, del codice della strada.