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Cronaca

"Motta, Francavilla e la pressione mediatica"

FRANCAVILLA FONTANA - Riceviamo anche noi e pubblichiamo una nota dell’ex parlamentare ed ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali, attualmente consigliere comunale a Francavilla Fontana, nonché coordinatore provinciale del Pdl.

FRANCAVILLA FONTANA - Riceviamo anche noi e pubblichiamo una nota dell’ex parlamentare ed ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali, attualmente consigliere comunale a Francavilla Fontana, nonché coordinatore provinciale del Pdl. Val la pena rimarcare, visto e considerato che Vitali esprime valutazioni sulle dichiarazioni del procuratore distrettuale antimafia Cataldo Motta su Francavilla Fontana e su riscontri investigativi che fanno emergere l’atteggiamento talvolta silente e condiscendente della città rispetto alle condotte mafiose di alcuni suoi “figli”, che egli è il difensore di Giancarlo Capobianco, detto Zio Carlone, colui il quale è ritenuto dagli inquirenti che hanno effettuato i riscontri e dai pentiti che hanno raccontato la Scu degli ultimi anni il referente indiscusso della criminalità organizzata in quel di Francavilla.

“Le dichiarazioni del procuratore antimafia dott. Motta e le vicende giudiziarie che stanno riguardando l'Ufficio tecnico di Francavilla Fontana, delle quali viene dato ampio risalto con dovizia di particolari sulla stampa locale rischiano, per la loro occasionale contestualità, di dare di Francavilla e della politica di questa città (soprattutto di quella che per quasi vent'anni l'ha amministrata) un'immagine distorta.

Se a ciò si aggiunge che soggetti, che farebbero meglio a tacere, si avventurano in lezioni di buona politica e di legalità dando voti a tutti tranne che a se stessi, veramente il problema diventa grave. E' opportuno, allora, fare un po' di chiarezza mettendo i tasselli al posto giusto. Il dott. Motta ha constatato come a Francavilla Fontana la criminalità organizzata sembra essersi omologata alla società civile. Da qui il richiamo, a tutti, politica e cittadinanza, a vigilare e collaborare con gli organi preposti.

Nessuna denuncia di connivenza o peggio di subordinazione della politica alla criminalità . Nessuna equazione. Appello rivolto a tutti. Primo punto. Le indagini delle quali abbiamo notizia dalla stampa riguardano dipendenti comunali (per i quali vige il principio di non colpevolezza sino a sentenza definitiva ) e nessun politico: nonostante le forzature interpretative di novelli cronisti giudiziari.

Nonostante la inusuale pressione mediatica i francavillesi conoscono tutti i personaggi politici locali sapendo di ognuno di loro storia e presente. La magistratura, poi, e' troppo seria per farsi guidare da giornalisti in cerca di notorietà . Ne consegue che se la si lasciasse lavorare in pace sarebbe meglio. Infine una risposta, oltre a quelle già date da autorevoli colleghi, merita la famiglia Bianco che sembra voler monopolizzare la politica locale oltre all'economia.

Non possono essere il nuovo che avanza sia perché hanno avuto responsabilità gestionali sino agli anni '80 sia perché oggi si accomunano a personaggi (detto senza disprezzo o pregiudizio) del calibro del ragionier Salonna e del geometra Martina ai quali non basta una doccia in "Noi Centro" o nell'Udc per lavare qualche lustro di impegno politico! Se qualcuno parla, poi, di sistema illegale che sarebbe portato avanti da funzionari comunali infedeli guidati(sic!) da politici senza scrupoli , qualcun altro potrebbe affermare che la guida e' nelle mani dei poteri forti locali.

Allora sarebbe interessante sapere perché in zona industriale tutti i manufatti sono sorti a 20 metri dal fronte strada tranne uno. E che tutti rispettano il rapporto tra lotto e volumetria tranne uno. E di chi è quell'opificio. E chi lo ha autorizzato. Giusto per fare un esempio. Ne consegue che prima di guardare la pagliuzza negli occhi altrui bisognerebbe guardare la trave nei propri occhi. E tacere. Ogni tanto non farebbe male!”.

 

 

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