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Cronaca Mesagne

Uomo trovato morto vicino cantiere. Si sospetta tentato furto finito in tragedia

Un uomo di 63 anni, Renato Milito, originario di Trepuzzi è stato trovato morto, intorno alle 22 di ieri, in un'auto intestata a un mesagnese parcheggiata in un deposito di materiale edile nella zona industriale di Squinzano (Le), in via dell'Industria

SQUINZANO - Un uomo di 63 anni, Renato Milito, originario di Trepuzzi è stato trovato morto, intorno alle 22 di ieri, in un’auto intestata a un mesagnese parcheggiata in un deposito di materiale edile nella zona industriale di Squinzano (Le), in via dell'Industria. Il titolare di una ditta idraulica ha udito dei rumori provenire dall'area confinante, circondata da un muro di cinta alto almeno due metri.

Secondo le prime ipotesi, che nel corso delle ore sembrano quelle più accreditate tra gli inquirenti, l'uomo è stato colto da un malore. Stando agli accertamenti svolti fino a questo momento e tuttora in corso, all'origine vi sarebbe un tentativo di furto di attrezzature o di vario materiale edile, culminato però nell'inaspettato decesso dell'uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e padre di Salvatore Milito, il 44enne noto alle cronache locali per diverse vicende che lo hanno visto protagonista nel corso degli ultimi tre anni. L’auto, una Renault Clio, come già accennato è intestata a un mesagnese da cui a quanto pare, era stata acquistata ma non era stato perfezionato il passaggio di proprietà. Al momento si escludono legami con il tentativo di furto della notte scorsa ma saranno ulteriori accertamenti a fare chiarezza sulla vicenda.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce, comandati dal capitano Biagio Marro, per un sopralluogo e per i primi rilievi, supportati dai colleghi della compagnia di Campi Salentina, coordinati dal maggiore Nicola Fasciano. Proprio nei pressi del cantiere è stata trovata una vecchia Renault Clio impantanata nel fango, con un di traino attaccato al mezzo. Poco distante, un gruppo elettrogeno. Probabilmente, diverse persone hanno tentato di liberarla, ma proprio in quegli istanti il 63enne potrebbe aver avuto un arresto cardicocircolatorioio rivelatosi fatale. E' plausibile sospettare, però, che Milito non abbia agito da solo. Nelle vicinanze della vettura, infatti, sono state identificate chiare tracce della presenza di un’altra auto che aveva provato a trainare la Clio.

I carabinieri hanno trovato il cadavere e l'auto (che non sarebbe provento di furto), ma nessuna traccia di altri individui. Con ogni probabilità il pubblico ministero di turno, Giuseppe Capoccia, predisporrà l'autopsia per fare chiarezza definitiva sulla vicenda. Mentre la scientifica si occuperà dei rilievi. La salma del 63enne, intanto, è stata trasportata presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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