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Cronaca

Fece entrare in carcere una cronista: chiesto giudizio per Vitali, in corsa al Csm

Due volte imputato e ora in corsa per entrare a far parte del Csm, l'organo di governo autonomo della magistratura. Del processo per abuso d'ufficio per la delibera sul piano delle farmacie a Francavilla Fontana, si sapeva già. Ne spunta un'altra

NAPOLI - Due volte imputato e ora in corsa per entrare a far parte del Csm, l’organo di governo autonomo della magistratura. Del processo per abuso d’ufficio per la delibera sul piano delle farmacie a Francavilla Fontana, si sapeva già. La prossima udienza del processo dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale è fissata per il 4 novembre.

Ora ne spunta un’altra: una richiesta di rinvio a giudizio è stata infatti formulata il 6 giugno scorso dal procuratore aggiunto di Napoli, Vincenzo Piscitelli, a carico dell’ex parlamentare di Forza Italia ed ex sottosegretario alla Giustizia, Luigi Vitali, accusato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e di falsa attestazione o dichiarazione di un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità professionali proprie o di altri per aver favorito l’ingresso di una giornalista free lance, Annalisa Chirico, anche lei imputata nel medesimo procedimento, all’epoca dei fatti collaboratrice del settimanale Panorama e del sito internet denominato “The front pace” all’interno del casa circondariale di Poggioreale a Napoli per incontrare il deputato Alfonso Papa, allora recluso.

L’udienza preliminare è fissata per il 10 ottobre prossimo presso il Tribunale di Napoli. In particolare Vitali, all’epoca dei fatti membro della Camera dei Deputati e quindi “pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, dopo essersi qualificato avrebbe attestato che la giornalista era in realtà una collaboratrice del proprio ufficio con rapporto stabile continuativo.

In concorso con la giornalista, originaria della Puglia e residente a Roma, Vitali avrebbe inoltre compilato il modulo predisposto dall’amministrazione penitenziaria, inducendo in errore sull’effettiva sussistenza dei presupposti i pubblici ufficiali addetti al controllo che registrarono Chirico come “accompagnatrice”, formando così a parere dell’accusa “un atto pubblico ideologicamente falso”.

L’avviso di fissazione dell’udienza preliminare è stato notificato ai legali dei due imputati, Roberto Palmisano e Luigi Giuliano. Vitali è nell’elenco degli 8 membri laici, tre dei quali già eletti, in corsa per il Csm per cui si tornerà a votare lunedì in Parlamento. Non vi sono incompatibilità formali per la nomina tra i membri laici del Csm. Tra i togati c’è il giudice di Brindisi Valerio Fracassi, già capo dell’ufficio gip ai tempi del rinvio a giudizio di Vitali. E’ infatti stabilito che nel caso in cui un componente del Csm venga sottoposto a indagine, si possa procedere con una sospensione “facoltativa”. In caso di condanna definitiva scatta la decadenza. Ad ogni modo quattro anni (la durata in carica del Csm) non sarebbero probabilmente sufficienti, per quel che concerne entrambi i procedimenti a carico di Vitali, per giungere a una sentenza passata in giudicato.

Luigi VitaliNon si sa ancora se Vitali accederà a palazzo dei Marescialli. Nelle votazioni degli scorsi giorni ha mancato il quorum per qualche decina di voti. Nel febbraio 2014 aveva chiesto e ottenuto la cancellazione dall’ordine degli avvocati di Brindisi, si vociferava già da allora di un incarico prestigioso e incompatibile con l’esercizio della professione.

Le funzioni di autogoverno del Csm sono le seguenti: assunzione, sempre tramite concorso pubblico, dei magistrati; assegnazione a un incarico; promozione; trasferimento; attribuzione di sussidi ai magistrati e alle loro famiglie; procedimento disciplinare; nomina dei magistrati di Cassazione; nomina e revoca dei magistrati onorari.

Vitali si troverebbe a compartecipare a decisioni che riguardano tutta la magistratura ordinaria, che ricomprende naturalmente tanto il pm quanto i giudici che si stanno occupando delle vicende giudiziarie che lo coinvolgono. E’ per questa ragione che più di qualcuno, come sta accadendo sui social network, avanza più di qualche dubbio sull’opportunità che un imputato, per nomina sostanzialmente politica (per quanto trasversale) finisca nell’organo presieduto dal Capo dello Stato, con uguale diritto ne fanno parte il primo presidente e il procuratore generale della Corte suprema di Cassazione. 

Aggiornamento: Sulla questione interviene il legale di Luigi Vitali, Roberto Palmisano. 

"Trattasi di accusa addirittura documentalmente infondata (la dott.ssa Chirico al 24 ottobre 2011 non era iscritta ad alcun ordine professionale  e men che meno a quello dei giornalisti), eppure pervicacemente coltivata dalla pubblica accusa nei confronti del mio assistito sulla base dello schema ‘io la penso così’, prescindendosi dal testo di legge e dalla volonta’ del legislatore”. E’ quanto scrive in una nota l’avvocato Palmisano, difensore dell’ex parlamentare e sottosegretario di Forza Italia, Luigi Vitali, ora in corsa per il Csm come membro laico, e imputato per falso commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e false dichiarazioni di un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità professionali proprie o di altri per aver favorito l’ingresso di una giornalista free lance, Annalisa Chirico, anche lei imputata nel medesimo procedimento, all’epoca dei fatti collaboratrice di Panorama e di una testata online che entrò il 24 ottobre 2011 nel carcere di Poggioreale per fare visita all’allora deputato detenuto Pdl, Alfonso Papa.

“La tempistica della diffusione della notizia e la innegabile influenza della stessa sulle decisioni che il Parlamento sta prendendo in queste ore, ripetono all’infinito uno schema violativo dei principi fondanti del nostro ordinamento costituzione che non ci si deve stancare di rappresentare all’opinione pubblica."

E' quanto dichiarato dallo stesso legale a  commento dell'ANSA di quest'oggi emessa sull’attività di indagine della Procura della Repubblica di Napoli che si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio di Vitali.

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