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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nella villa del sindaco con volto travisato

CAROVIGNO – Una sola sagoma, quella ripresa nel cuore della notte dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza in dotazione alla residenza del sindaco di Carovigno Vittorio Zizza. Le immagini, tuttora al vaglio dei carabinieri, documenterebbero l’incursione criminale, senza tuttavia offrire al momento certezze sull’identificazione del bandito solitario: l’uomo, infatti, sarebbe entrato nel cortile antistante l’abitazione del primo cittadino col il volto travisato. E’ sulle caratteristiche fisiche, dunque, che gli inquirenti starebbero cercando di soffermarsi, nella speranza di giungere quanto prima all’identificazione dell’attentatore.

CAROVIGNO – Una sola sagoma, quella ripresa nel cuore della notte dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza in dotazione alla residenza del sindaco di Carovigno Vittorio Zizza. Le immagini, tuttora al vaglio dei carabinieri, documenterebbero l’incursione criminale, senza tuttavia offrire al momento certezze sull’identificazione del bandito solitario: l’uomo, infatti, sarebbe entrato nel cortile antistante l’abitazione del primo cittadino col il volto travisato. E’ sulle caratteristiche fisiche, dunque, che gli inquirenti starebbero cercando di soffermarsi, nella speranza di giungere quanto prima all’identificazione dell’attentatore.

I Carabinieri del Nor della Compagnia di san Vito, unitamente al personale del Nucleo investigativo di Brindisi, hanno ultimato i rilievi tecnici presso la villa del sindaco. Appurata ormai con certerzza la dinamica dell’attentato. Il criminale ha utilizzato due “candelotti da pesca”, vale a dire lanciarazzi nautici. Il primo candelotto è esploso attorno alle 4 della mattina, mandando in fiamme e in frantumi la “Volkswagen Passat”della moglie del sindaco.  Il secondo lanciarazzi, invece, che l’attentatore aveva posizionato nell’abitacolo dell’Alfa 159, per un difetto di innesco, non è esploso, producendo soltanto un principio di incendio, domato qualche minuto dopo dai vigili del fuoco del Distaccamento di Ostuni, intervenuti sul posto a seguito dell’allarme lanciato dal sindaco.

Gli investigatori in queste ore stanno  cercando di comprendere se nell’ambito dell’attività amministrativa, siano maturati di recente episodi, pressioni o contenziosi che possano aver spinto un folle criminale ad introdursi nella notte tra domenica e lunedì scorsi,  per mettere a segno l’attentato ai danni del sindaco.

Informazioni che gli inquirenti stanno raccogliendo, ascoltando anche le testimonianze del personale comunale in servizio presso gli Uffici ritenuti più “sensibili”: Ufficio tecnico e Servizi sociali. Scopo degli investigatori è comprendere se nei giorni scorsi ci siano state tensioni particolari. Allo stato i militari della stazione di Carovigno e della Compagnia di San Vito dei Normanni, coordinati dal capitano Ferruccio Nardacci, stanno dunque lavorando sulla pista più accreditata, vale a dire quella legata all’attività amministrativa del primo cittadino.

Difficile, infatti, ipotizzare piste legate al ruolo politico rivestito da Zizza, attualmente vice coordinatore provinciale del Pdl e tra i papabili del Popolo delle Libertà nella corsa alle Politiche 2013. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno intensificato l’attività di controllo: nella giornata di lunedì e di oggi, infatti, i carabinieri hanno eseguito  numerose perquisizioni personali e domiciliari, controllato una cinquantina di persone sottoposte a misura di sicurezza e prevenzione, passando al setaccio la malavita locale e della zona.

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