Non ha un lavoro: padre di famiglia minaccia di darsi fuoco nel Comune
Un brindisino è entrato nel Comune e si è cosparso di benzina, minacciando il suicidio. Si è tranquillizzato dopo un confronto con le forze dell'ordine, giunte in gran numero sul posto
BRINDISI – Voleva un posto di lavoro. Per questo un brindisino di 41 anni stamattina (mercoledì 14 novembre) ha minacciato di darsi fuoco all’interno del Comune di Brindisi. L’uomo, padre di tre figli, ha raggiunto piazza Matteotti intorno alle ore 10,45, a bordo di un'Atos. Con gli indumenti intrisi di benzina, munito di tanica e accendino, è sceso dall'auto, ha varcato la soglia di palazzo di Città e ha raggiunto il corridoio in cui si trovano gli uffici del sindaco, in quel momento fuori sede, e la sala giunta.
Il 41enne avrebbe voluto incontrare Riccardo Rossi. Una volta venuto a sapere che il primo cittadino era assente, si è diretto verso la sala Mario Marino Guadalupi, continuando a cospargersi di benzina. Poi è entrato in bagno perchè gli bruciavano gli occhi.
Video: l'intervento delle forze dell'ordine
Sul posto si sono recati nel giro di pochi minuti gli agenti della polizia locale, i carabinieri (fra cui anche le Aliquote di pronto intervento, squadre con armamento pesante impiegate in servizi antiterrorismo), la Digos le Volanti della questura di Brindisi e il personale del 118, a bordo di un’ambulanza. Piazza Matteotti è stata chiusa al traffico per alcuni minuti. Dopo un pacato confronto con la polizia locale, la Digos e i carabinieri, l'uomo si è tranquillizzato. Intorno alle ore 11,35, l'emergenza è rientrata. Accompagnato dalle forze dell'ordine, l'uomo, davanti agli occhi di decine di cittadini, ha lasciato l'edificio.
Il sindaco: "Solidarietà alla famiglia"
“Esprimo la mia massima solidarietà alla famiglia dell’uomo che, stamattina, a Palazzo di città ha tentato un folle gesto spinto dalla disperazione”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi. “Ero fuori città per una riunione istituzionale e sono stato prontamente avvisato di ciò che stava accadendo nei nostri uffici che, purtroppo, ogni giorno sono frequentati da persone disperate e in alcuni casi in condizioni di estrema povertà.
"Tuttavia non posso che ribadire, come quotidianamente faccio anche a loro, che in quanto sindaco non ho né competenze né possibilità di dare posti di lavoro, e che per l’emergenza abitativa l’attuale patrimonio immobiliare del Comune, colpito anche dalla piaga delle occupazioni abusive, è insufficiente per dare risposte alle centinaia di persone in attesa di una casa". “Il nostro lavoro è quotidianamente teso a costruire le condizioni di sviluppo della città di Brindisi ma questioni così critiche ed urgenti possono essere affrontate e risolte solo con adeguati strumenti o interventi del governo nazionale”.
"Il rispetto delle regole e della legalità mi impone di chiarire che il Comune non ha la possibilità di dare lavoro o abitazioni senza concorsi o fuori dalle graduatorie. Il lavoro del settore Servizi sociali e quello del personale dell’ufficio Casa e Patrimonio è l’unico strumento di cui disponiamo come amministrazione per rispondere ad esigenze ed emergenze". “Per venire incontro alle tante necessità, nei limiti del possibile, abbiamo chiesto a Multiservizi di fare un bando per assumere personale che è appena stato pubblicato” conclude il sindaco.