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Cronaca

“Non siamo stati noi a rubare i profumi alla Coin”: rimessi in libertà

Udienza di convalida e processo per direttissima per Majra Altavilla, 22 anni, e Antonio Pizzolla, 20, finiti ai domiciliari sabato. La ragazza accusata anche di resistenza a pubblico ufficiale. Fermati all'uscita del grande magazzino di Lecce assieme a due minorenni la cui posizione è stata stralciata

BRINDISI – “Non siamo stati noi a rubare quei profumi alla Coin, non c’entriamo niente con questa storia: a Lecce siamo andati solo a fare una passeggiata”: sono stati rimessi in libertà di due brindisini finiti ai domiciliari, sabato scorso con l’accusa di furto aggravato, assieme a ragazzi non ancora maggiorenni, la cui posizione è stata stralciata essendo di competenza della Procura per i minori.

Majra Altavilla, 22 anni, e Antonio Pizzolla, 20, sono stati interrogati questa mattina dal giudice del Tribunale di Brindisi, Silvia Saracino, davanti al quale si è svolta l’udienza di convalida con processo per direttissima, come chiesto dal pubblico ministero Francesca Miglietta che ha trasmesso gli atti a stretto giro.

Altavilla è difesa dall’avvocato Mauro Durante ed era accusata anche di resistenza a pubblico ufficiale: nei suoi confronti è stato disposto l’obbligo di firma.  Pizzolla è assistito dall’avvocato Mario Bellini e nei suoi confronti non è stata applicata alcuna misura. Il pm aveva chiesto per entrambi la custodia cautelare degli arresti domiciliari.

I due maggiorenni si sono professati assolutamente estranei ai fatti. Hanno ammesso di conoscere i due minorenni e di essere andati a Lecce assieme a loro, ma hanno precisato di essersi divisi una volta arrivati. Gli avvocati hanno chiesto termini a difesa per avere la possibilità di chiedere rito abbreviati.

Secondo l’accusa, la trasferta nella vicina Lecce sarebbe stata ideata dalla ragazza: il gruppo sarebbe riuscito a nascondere flaconcini di profumi del valore di 942 euro.

I ragazzi sono stati notati dal personale di vigilanza interno alla Coin di piazza Mazzini che ha poi chiamato gli agenti delle Volanti.

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