Norman Atlantic: dubbi della Capitaneria per ormeggio relitto nel porto
Posizioni diverse, in queste ore, tra Capitaneria di Porto e impresa di rimorchio sulla possibilità di ricoverare nel porto industriale di Brindisi, lungo la banchina interna della Diga di Punta Riso, il relitto del traghetto Norman Atlantic
BRINDISI - Posizioni diverse, in queste ore, tra Capitaneria di Porto e impresa di rimorchio sulla possibilità di ricoverare nel porto industriale di Brindisi, lungo la banchina interna della Diga di Punta Riso, il relitto del traghetto Norman Atlantic. L'impresa Barretta preme per un ormeggio nel porto, dove potrebbe svolgere più agevolmente il compito di custodia giudiziale della nave nel corso delle indagini e del successivo processo, che potrebbe durare anche anni (vedi il caso del disastro di Viareggio, per una valutazione obiettiva). Ma la Capitaneria di Porto nutre forti perplessità in merito, perchè allo stato si tratta di un relitto non ancora in sicurezza, con focolai a bordo, e Brindisi è un porto petrolchimico dove è persino vietato movimentare munizioni da caccia.
La Capitaneria era tuttavia in attesa di una richiesta formale da parte della società di rimorchio per decidere. In ogni caso la procura di Bari e la stessa Guardia Costiera non hanno indicato Brindisi come porto di destinazione della nave, ma hanno parlato di un "porto pugliese". In fondo le indagini sono di competenza della procura di Bari, e non si vede la ragione per cui debba essere il porto di Brindisi ad ospitare per anni l'ennesimo relitto, dopo quelli dell'Heleanna, di vari cargo sotto sequestro amministrativo o civile, e delle navi dell'esodo dall'Albania del 1991, di cui si è liberato a fatica dopo un lungo periodo.