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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nubile: interrogazione parlamentare sull'impianto di Cdr. I lavoratori scioperano

La querelle Oga-Nubile e le vicende giudiziarie legate alla gestione dell'impianto di Cdr e della discarica di Autigno sono al centro di un'interrogazione al ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti. Questo mentre i dipendenti della Nubile hanno intrapreso quest'oggi la prima di due giornate di sciopero, per la mancata corresponsione delle ultime due mensilità e della 14esima.

BRINDISI – La querelle Oga-Nubile e le vicende giudiziarie legate alla gestione dell’impianto di Cdr e della discarica di Autigno sono al centro di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti promossa dal Movimento 5 stelle. Questo mentre i dipendenti della Nubile hanno intrapreso quest’oggi la prima di due giornate di sciopero, per la mancata corresponsione delle ultime due mensilità e della 14esima.

Resta incandescente, quindi, il fronte dei rifiuti, alla vigilia di un’assemblea dell’Oga che con ogni probabilità porterà alla rescissione del contratto fra lo stesso Organo di governo d’ambito e la ditta di Gianluca Screti, appaltatrice del servizio di gestione dell’impianto di biostabilizzazione e della discarica. Sul versante parlamentare, l’iniziativa è stata intrapresa dai senatori grillini Donno, Castaldi, Giarrusso, Cappelletti, Nugnes, Moronese, Serra, Santangelo, Paglini, Puglia. In una lunga interrogazione, questi hanno ripercorso le vicissitudini amministrative, sfociate in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, che hanno inasprito i rapporti fra Oga e Nubile, con serie ripercussioni sullo svolgimento del servizio di trasporto e smaltimento dei rifiuti.

La ricostruzione cronologica dei fatti parte dal 29 aprile 2015, quando “l'Oga, nonostante le contestazioni e le inadempienze sollevate dai Comuni, decide a maggioranza che il contratto in essere con la società Nubile per la gestione dei 2 siti deve proseguire e sceglie di intraprendere la strada della composizione bonaria (a tutt'oggi non ancora raggiunta) della controversia”. 

Il 5 maggio maggio “viene disposto il sequestro della discarica di Autigno gestita dalla società Nubile ed in data 22 settembre 2015 si apprende dalla stampa che è stato richiesto il rinvio a giudizio di 7 persone tra cui i gestori della discarica, funzionari pubblici, tecnici e responsabili di procedimento, tra cui il legale rappresentate di Nubile (gestore dell'impianto) ed il responsabile del medesimo impianto. Diverse le contestazioni tra cui l'inquinamento ambientale”, 

L’emergenza effettiva scatta però nel mese di agosto, “quando - si legge ancora nell’interrogazione - iniziano i problemi relativi al conferimento della frazione umida derivante dal servizio di raccolta differenziata dei comuni dell'Aro BR/1. Difatti, il 14 agosto 2015 veniva ritirato il certificato di prevenzione incendi al Cdr di Brindisi, sempre gestito da Nubile, a seguito di dispersioni di percolato dai camion, rilevate dalla Digos che, in data 11 agosto 2015, aveva sequestrato un camion che effettuava la raccolta differenziata per Ostuni”. 

I grillini ricordano poi che Il 21 agosto, l’Oga decise “di concedere del tempo alla società Nubile, affinché desse seguito e mettesse in pratica le prescrizioni. Nubile si difendeva asserendo che l'accumulo di materiale da trattare, e che è causa della sospensione del certificato antincendio disposta in data 14 agosto 2015, era dovuto alla circostanza che i comuni in difficoltà avevano conferito presso il Cdr di Brindisi anche l'umido”.

“A ciò  - scrivono ancora i senatori del Movimento 5 stelle - seguiva una smentita a mezzo stampa del sindacato Cobas, che denunciava come l'accumulo di materiale si evinceva anche da foto dell'impianto risalenti a mesi prima e che testimonierebbero il contrario. Stando al comunicatoSciopero lavoratori Nubile 2-2-3 sindacale, incomprensibile sarebbe l'atteggiamento laconico ed accondiscendente dell'Oga che sceglieva di 'chiudere non un occhio ma tutti e 2 di fronte alle gravi inadempienze di gestione dell'impianto' (da un articolo pubblicato su 'BrindisiReport' del 30 agosto 2015)”.

Nell’interrogazione vengono rimarcati anche i disagi patiti dai comuni i dell'Aro BR/1, i quali hanno incontrato grosse difficoltà, tuttora irrisolte, a smaltire la frazione umida, a seguito della chiusura della discarica Tersan di Modugno. Si fa un cenno anche alla sospensione del certificato antincendio alla società Nubile riguardo all’impianto di Cdr, oltre alla lacuna che interessa il piano di evacuazione dei lavoratori. Si passa poi al 31 agosto, quando la ditta Nubile “bloccava il conferimento presso l'impianto di Brindisi, impedendo lo svuotamento dei mezzi provenienti dalla raccolta presso i comuni e di conseguenza bloccava il servizio di raccolta presso i comuni fino alla risoluzione della problematica”.

E si arriva a settembre, quando “una quindicina di camion, nove dei quali provenivano dai Comuni che costituiscono l'Aro Brindisi 1 (capofila San Pancrazio Salentino), sono stati rimandati indietro”. “Attualmente – proseguono i lavoratori . nei territori citati, l'emergenza rifiuti prosegue, unitamente all'inquinamento delle falde acquifere”.

Per questo, si chiede di sapere se: “il ministro sia a conoscenza dei fatti esposti e se non consideri, nell'ambito delle proprie attribuzioni, di dover verificare la sussistenza di responsabilità di tipo disciplinare, dirigenziale ed amministrativo, nonché l'opportuno espletamento delle operazioni di controllo e prevenzione (ivi comprese le norme antincendio e di sicurezza) da parte degli enti, società, nonché qualsiasi ulteriore organismo coinvolto nella vicenda, tenuto conto che l'intera provincia di Brindisi ha sofferto e continua a soffrire un'emergenza rifiutiì”.

Sulla strada per Pandi, intanto, all'esterno dell'impianto di Cdr, è in corso il sit-in organizzato dal sindacato Cobas. Oltre ai dipendenti della Nubile, la protesta vede protagonisti 4 lavoratori licenziati a fine giugno. Dopo delle tensioni iniziali, si sono recati sul posto i poliziotti della Digos. I compattatori provenienti dai comuni della provincia e dal capoluogo sono restati all’esterno dell’impianto, dove si è formata una fila di veicoli.

Viene ad ogni modo garantita una serie di servizi minimi essenziali, fra cui il trattamento dei rifiuti provenienti da carcere e ospedale. La mobilitazione andrà avanti anche domani, quando si riunirà nuovamente l’assemblea dell’Oga per dare il via libera alla rescissione del contratto con l'azienda. 

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