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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nubile: presidio davanti a impianto di Cdr. "Posti di lavoro a rischio"

Guidati dal sindacato Cobas, alcuni lavoratori della ditta Nubile hanno presidiato l'ingresso dell'impianto di Cdr sulla strada per Pandi. I dipendenti temono che il contenzioso in atto fra l'azienda e i comuni dell'Oga possa ripercuotersi sulla stabilità dei loro posti di lavoro. Si tratta di un timore alimentato da una lettera che la stessa Nubile ha inviato al prefetto

BRINDISI – Guidati dal sindacato Cobas, alcuni lavoratori della ditta Nubile hanno presidiato l’ingresso dell’impianto di Cdr sulla strada per Pandi. I dipendenti temono che il contenzioso in atto fra l’azienda e i comuni dell’Oga possa ripercuotersi sulla stabilità dei loro posti di lavoro. Si tratta di un timore alimentato da una lettera che la stessa Nubile ha inviato al prefetto, al sindaco di Brindisi (in qualità di presidente dell’Oga) e al presidente della Provincia, per metterli al corrente del fatto che il debito pari a tre milioni di euro accumulato dalle amministrazioni comunali non è ancora stato saldato. 

L’amministrazione comunale di San Pietro Vernotico, fra l’altro, ha contestato formalmente le tariffe richieste da Nubile per il servizio di smaltimento dei rifiuti, poiché ritenute incongrue rispetto al quantitativo di rifiuti trattati nell’impianto di Cdr. Il sindaco sampietrano Pasquale Rizzo, in particolare, è stato l’unico a non certificare i crediti di Nubile, denunciando che “da agosto a dicembre 2014 Nubile non ha prodotto un solo grammo di Cdr, Ptresidio di lavoratori all'esterno dell'impianto di Cdr 3-2eppure ha fatturato  calcolando la tariffa come se nulla fosse successo e l’impianto stesse producendo a pieno regime Cdr/Css”.

Sul nodo tariffe dovrà pronunciarsi un tecnico, l’ingegnere Notarnicola, al quale l’Oga ha conferito l’incarico di condurre un’indagine sul funzionamento dell’impianto di biostabilizzazione e produzione Cdr/Css di strada per Pandi. Ma i risultati di tale studio, previsti originariamente per la fine di dicembre, ancora non sono arrivati (da quanto appreso, venerdì prossimo, 16 gennaio, dovrebbe essere il giorno della consegna). 

In attesa che i tecnici dirimano la questione, si è aperto un fronte interno all’Oga fra lo stesso Rizzo e il suo omologo di Brindisi, Mimmo Consales. 
Il primo si è assunto la responsabilità di non pagare le fatture “che presentano somme non dovute – ha scritto lo stesso Rizzo in una nota dello scorso 4 gennaio - rigettando le certificazioni dei crediti ed avviando procedura formale di contestazione”. “Ritengo – afferma Rizzo - che sia a dir poco ‘incauto’ continuare a certificare crediti e pagare somme a chi, non ha diritto a percepire il prezzo pieno della tariffa”. 

Il presidente dell’Oga, invece, attraverso un intervento di replica a Rizzo dello scorso 17 gennaio, ha dichiarato: “Fintanto che non vi è una rideterminazione della tariffa, non si può pensare di non pagare alla ditta Nubile srl l’utilizzo dell’impianto”. 

In questo scenario (a dir poco caotico) si innesta il malcontento dei lavoratori. “Non sappiamo – si legge in una nota firmata dal sindacato provinciale del sindacato Cobas, Roberto Aprile - quali saranno le scelte che la ditta Nubile opererà nelle prossime ore. Ma siamo certi che cercherà di usare tutte le leve possibili per risolvere il problema dei crediti, non escludendo quella dei lavoratori”.

“I problemi posti dai Comuni sul problema delle tariffe da riconoscere alla ditta Nubile per il lavoro svolto, unitamente ai ritardi – prosegue Aprile - secondo noi  hanno  tempi di soluzione lunghi. Tutto questo potrebbe portare ad un blocco generale delle attività, aprendo degli scenari complicati da risolvere”.

Aprile ricorda che già nel mese di dicembre si sono registrati dei giorni di ritardo nei pagamenti di stipendi e tredicesima. Ma nel frattempo “è ancor di più maturata una situazione di crisi oggettiva – afferma il sindacalista - che deve essere necessariamente risolta, permettendo intanto la continuità del  funzionamento degli impianti”.

Aprile chiama in causa L’Oga, che a suo dire “deve affrontare e risolvere senza tentennamenti questa situazione, per evitare secondo noi situazioni incresciose in tutta la provincia. “I cittadini brindisini – afferma ancora Aprile - sono già stanchi della situazione venutasi a creare con il nuovo affidamento per la raccolta dei rifiuti urbani, che sembra riproporre e forse di più vecchie insufficienze”.

Alle ore 11 di domani (14 gennaio), intanto, l’Oga si riunirà nuovamente. 

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