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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti, cercasi discarica di soccorso per evitare l’ennesima emergenza

In via di esaurimento lo spazio presso l’impianto Cdr: possibile conferimento a Statte per Brindisi e altri otto comuni della provincia. Il futuro dei rapporti con Nubile nella mani del commissario regionale. Per l’Aro 1, Fasano e Cisternino destinazione Massafra per 180 giorni

BRINDISI –  Emergenza rifiuti in vista, per l’ennesima volta. Serve una discarica di soccorso per evitare che Brindisi e altri otto comuni della provincia piombino ancora nel caos. Così come è necessario decidere, in via definitiva, la gestione futura dell’impianto di Cdr di proprietà dell’amministrazione capoluogo,  tenuto conto delle contestazioni in atto tra le parti, quelle pubbliche riunite nell’Oga, poi commissariata, e la società Nubile che minaccia azioni legali con richiesta di risarcimento danni dal formato maxi anche in relazione alla messa a bando della discarica di Autigno, poi sequestrata.

Sul tavolo del dirigente regionale all’Ecologia e all’Ambiente, Antonello Antonicelli, in veste di sub commissario nominato da Michele Emiliano, il nodo prioritario è costituito dall’attuale situazione interna al sito di via per Pandi, dove si trova l’impianto di Cdr, ancora in gestione alla società Nubile e tutt’ora privo del certificato antincendio, dopo la sospensione avvenuta lo scorso 5 agosto, quando i sopralluoghi dei dirigenti della Asl, dello Spesal e dei vigili del fuoco hanno accertato un sovraccarico di rifiuti con conseguente aumento del rischio di focolai.

Il punto è che lo spazio disponibile per i rifiuti, offerto dalle biocelle, è nuovamente in via di esaurimento e a quanto pare, stando a stime ufficiose, sarebbe tale da garantire il conferimento sino alla fine della settimana, dopo c’è il concreto rischio che ci si ritrovi a fare i conti con cubature sature. E con l’impossibilità di procedere nella stessa direzione seguita l’ultima volta, vale a dire, con il conferimento presso la discarica di proprietà della società Formica Ambiente per tre ordini di motivi.

L'impianto di Cdr gestito da Nubile-3Innanzitutto perché il trasferimento dei rifiuti è stato possibile solo in via temporanea, per effetto dell’ordinanza firmata dal presidente della Provincia, Maurizio Bruno: alla base del provvedimento c’era appunto l’urgenza di tamponare la situazione di emergenza, dando respiro ai comuni dell’Oga, venti in tutto, per dieci giorni. L’ordinanza ha perso efficacia lo scorso venerdì 17 ottobre.

In secondo luogo occorre considerare che la stessa amministrazione provinciale ha diffidato la società proprietaria della discarica, Formica Ambiente, dal continuare a gestire la discarica di sua proprietà “in difformità delle prescrizioni contenute nell’Aia”, assegnando dieci giorni di tempo per le azioni correttive in grado di superare i rilievi mossi dall’Arpa, tra i quali anche il superamento della quantità massima di rifiuti conferiti giornalmente.

La nota è del 25 settembre scorso e porta la firma del dirigente del settore Ambiente dell’Ente, Pasquale Epifani. Autigno resta sempre sotto sequestro, mentre Formica Ambiente ha impugnato la diffida davanti al Tar di Lecce e gli avvocati attendono la fissazione dell’udienza per la discussione. In ultimo è da ricordare che la discarica di Formica ospita già i rifiuti raccolti dall’Amiu di Bari e che quelli abbancati presso l’impianto di Cdr non erano in condizioni tali da essere destinati nel sito, stando ai risultati di analisi svolte a campione.

La matassa, quindi, è particolarmente ingarbugliata e nei fatti è come correre contro il tempo. Sicuramente ha dato ossigeno il primo atto firmato dal sub commissario con il quale è stato dato il via libera al conferimento a Massafra dei rifiuti dei nove comuni dell’Aro Brindisi 1 (di San Pancrazio Salentino, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Erchie, Latiano, Oria, San Michele Salentino, Torre e Villa Castelli) più quelli di Fasano e Cisternino.

In tal modo, infatti, è stato alleggerito il carico presente all’interno dell’impianto di Cdr. Ma non si tratta di soluzione definitiva, poiché l’ordinanza è limitata a 180 giorni. Resta il punto interrogativo per il futuro, ma soprattutto rimane aperto il discorso sullo smaltimento dei rifiuti per Brindisi e per gli altri otto comuni della provincia: dove conferiranno una volta che non ci sarà spazio. Ecco perché diventa prioritario individuare un sito nuovo, a titolo di soccorso.

L’unica disponibile sembra essere quella di Statte, nel Tarantino, ipotesi in verità non nuova, dal momento che la soluzione era stata avanzata già in una delle ultime assemblee dell’Oga, assieme alla necessità di risolvere il contratto di gestione sia per il Cdr che per Autigno, con Nubile per gravi inadempienze. Anche sul contratto di gestione e quindi sul futuro dei rapporti tra il comune capoluogo, proprietario di entrambi i siti, e Nubile la decisione spetta ad Antonicelli: la Regione, infatti, ha commissariato non solo l’Oga, ma anche i rapporti tra l’amministrazione di Brindisi e la ditta.

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