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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Nuova perizia balistica inchioda il serial killer operaio

OSTUNI - Nuova udienza, presso la Corte di Assise di Milano, nel processo a carico del presunto serial killer ostunese Leonardo Tanzarella (76 anni). In aula ha testimoniato dinanzi ai giudici la signora Norma De Luca, vedova di Enrico Melena: il 36enne operaio della Montedison-Vedril di Rho, ucciso all’alba del 23 dicembre del 2004. L’anziano ostunese è l’unico imputato.

OSTUNI - Nuova udienza, presso la Corte di Assise di Milano, nel processo a carico del presunto serial killer ostunese Leonardo Tanzarella (76 anni). In aula ha testimoniato dinanzi ai giudici la signora Norma De Luca, vedova di Enrico Melena: il 36enne operaio della Montedison-Vedril di Rho, ucciso all’alba del 23 dicembre del 2004. L’anziano ostunese è l’unico imputato.

Da tre anni “il cegliese” è già rinchiuso presso il carcere di Bari. La Corte di Appello di Lecce il 13 gennaio scorso ha confermato  a suo carico la sentenza di condanna a 14 anni di carcere (già emessa nell’ottobre del 2008 dal Tribunale di Brindisi) per il tentato omicidio di Concetta Andriola: la quarantanovenne bracciante ostunese,  che il 7 febbraio del 2007  fu raggiunta alle spalle da un solo colpo di pistola, calibro 7.65, che le perforò il fegato. A salvarle la vita furono i medici dell’ospedale civile della Città bianca.

Il pensionato ostunese, fermato nelle ore successive all’agguato, confessò qualche giorno dopo. E qui la storia si intreccia clamorosamente con i misteriosi delitti in cerca di autore, consumati a Rho negli anni ottanta. Una perizia balistica avviata dalla polizia di Ostuni a seguito del gravissimo ferimento della signora Andriola, avrebbe stabilito che l’arma con cui Tanzarella nel 2007 ferì la coltivatrice diretta fu la stessa pistola che negli anni ’80 seminò sangue a Rho.

Crimini maturati nel medesimo ambiente di lavoro, ossia tra i dipendenti della Montedison: dove lavorava Leonardo Tanzarella e dove lavoravano anche Giovanni Gioiosa (ferito a colpi di pistola il 16 marzo del 1983),  Enrico Melena (ucciso a colpi di pistola il 23 dicembre 1984) e Michele Gatti (ferito gravemente il 29 novembre 1985).

Nel novembre del 2007, a seguito delle indagini della polizia di Ostuni, il clamoroso colpo di scena: la perizia balistica consentiva di stabilire, sulla base della comparazione dei bossoli, che l’arma con cui Tanzarella ferì Concetta Andriola è la stessa pistola “puntata contro” per uccidere nel 1983, nel 1984 e nel 1985, a Rho. Circostanza confermata in aula anche dal perito che effettuò negli anni ottanta i primi esami balistici.

L’accusa è rappresentata dal pm milanese Francesca Celle. La Corte è presieduta da Filippo Grisolia. Tanzarella (difeso dall’avvocato Mario Laveneziana) risulta imputato soltanto per l’omicidio di Giovanni Melena mentre il tentato omicidio degli altri tre operai, è ormai prescritto. I familiari della vittima, costituitisi parte civile attraverso l'avvocato Manuela Marcassoli, dopo 25 anni  giustizia. Prossima udienza fissata per il 16 marzo.

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