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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nuovo manager Asl: "Ascensori, rassegnatevi". Visite e Pronto soccorso, altri ospedali

Reperire risorse finanziarie sarà la prima mission del nuovo direttore generale dell'Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, e dei due manager da lui nominati: il direttore amministrativo, Giovanni Giannoccaro, e il direttore sanitario, Angelo Greco. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani (3 febbraio) Pasqualone ha lasciato chiaramente intendere che le casse dell'azienda sanitaria sono al lumicino

BRINDISI – Reperire risorse finanziarie sarà la prima mission del nuovo direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, e dei due manager da lui nominati: il direttore amministrativo, Giovanni Giannoccaro, e il direttore sanitario, Angelo Greco. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani (3 febbraio) Pasqualone ha lasciato chiaramente intendere che le casse dell’azienda sanitaria sono al lumicino. Ma serve denaro, e bisogna trovarlo in fretta, per risolvere i diversi problemi che affliggono il sistema sanitario locale. Buona parte di questi (gli utenti ne sanno purtroppo qualcosa) si annida nell’ospedale Perrino di Brindisi, che ormai non riesce più a reggere l’enorme flusso di persone che provengono dall’intera Giuseppe Pasqualone-2provincia.

Uno degli obiettivi da raggiungere entro la fine del 2015 sarà dunque quello di alleggerire il carico di lavoro del nosocomio del capoluogo. Per fare questo, Pasqualone spiega che si dovrà elaborare un piano di valorizzazione delle strutture periferiche. Saranno queste, non più il Perrino, a ricevere la fetta più consistente di denaro. “La vera svolta – dichiara Giuseppe Pasqualone nel suo ufficio di via Primo Longobardi, al rione Casale – sono gli investimenti da fare sul territorio”. Il quadro degli interventi prioritari verrà delineato nei prossimi mesi (nella foto a destra, Giuseppe Pasqualone).

“Abbiamo incontrato sindaci – afferma Pasqualone – e organizzazioni sindacali. Raccoglieremo altre istanze per una programmazione puntuale. Entro i prossimi tre mesi sarà pronto in piano aziendale con i 10 interventi più importanti da fare”. Uno dei problemi principali, per ammissione dello stesso Pasqualone, è il Pronto soccorso dell’ospedale Perrino, diventato un vero e proprio girone infernale in cui si può trascorrere anche un’intera giornata in sala d’attesa prima di entrare in ambulatorio. E l’esiguo personale sanitario, sempre più sotto pressione, sempre più esposto alla furia dei pazienti, deve anche fare i conti con la carenza di barelle e sedie a rotelle.

Angelo Greco-2“A breve – dichiara Pasqualone – faremo partire un punto di osservazione nel Pronto soccorso”. La dotazione organica va immediatamente rinforzata.  Ma non sarà semplice farlo. Basti pensare “che non si trovano degli specialisti – afferma Pasqualone – disposti a venire a lavorare nel Pronto soccorso del Perrino”. “Ne abbiamo contattati parecchi – spiega il dg – ma si sono tutti spaventati all’idea di venire da noi”. Per adesso, dunque, non si po’ far altro che limitare i disagi attraverso un coordinamento con gli specialisti di Pediatria e Medicina generale. Ma la chiave di volta sarà quella di “cambiare la richiesta del Pronto soccorso”, compiendo uno sforzo “per incanalare i flussi di richieste laddove questi possono essere soddisfatti”. (Nella foto a sinistra, Angelo Greco) 

Bisogna creare, insomma, più alternative al Perrino. Il potenziamento dei presidi sparsi in provincia è essenziale anche su un altro fronte caldo: le interminabili liste d’attesa per una prestazione medica. A tal proposito, il programma sperimentale di riorganizzazione delle prenotazioni, varato un anno fa, non ha sortito alcun effetto concreto.

Altra spina nel fianco della sanità brindisina è lo stato disastroso in cui versano gli ascensori del Perrino, quasi tutti fuori uso. E su tale questione, non c’è da essere ottimisti. “Il problema degli ascensori – afferma senza mezzi termini Pasqualone – non sarà mai risolto definitivamente, perché è un problema strutturaleGiovanni Giannoccaro-2 legato all’obsolescenza di un ospedale progettato male. Dobbiamo fare in modo che sugli impianti elevatori ci sia un controllo continuo. Serve una rifunzionalizzazione completa degli stessi, perché adesso capita che lo stesso ascensore diretto alle sale operatorie, venga utilizzato anche per trasportare del cibo. Ma più di tanto non si può fare. La struttura è vecchia”. (Nella foto a destra, Giovanni Giannoccaro) 

Fra le risposte che Pasqualone dovrà fornire alla cittadinanza, ve ne sono alcune riguardanti le questioni sollevate dalle associazioni ambientaliste. Un gruppo di militanti dell’associazione No al Carbone stamani si è radunato all’esterno dell’Asl, chiedendo che si faccia chiarezza: sullo stato di avanzamento del registro tumori e se è stata completata la richiesta di accreditamento prevista per ottobre 2014; sullo stato di avanzamento del tavolo “ambiente e salute”; sui dati di competenza Asl del rapporto valutazione danno sanitario della centrale Enel Federico II di Cerano; sull’aggiornamento dei report ufficiali sullo stato di salute; sullo stato di avanzamento dell’indagine epidemiologica. Interpellato dalla platea di giornalisti sulle istanze degli ambientalisti, Pasqualone afferma di essersi già assunto degli impegni.

“La procedura di accreditamento in Regione del registro tumori – afferma il ramage – è in fase avanzata e sarà oggetto di un incontro chiesto con lo stesso ente. Per quanto riguarda l’indagine epidemiologica, ho proposto un incontro con le organizzazioni ambientaliste per chiarirci. Perché se ci aspettiamo delle risposte sui dati epidemiologici relativi ad anni precedenti, difficilmente queste potranno arrivare. Le richieste devono avere una loro utilità. Il fatto che ci siano dei ritardi non significa che si vogliano nascondere determinate situazioni, oppure che si voglia difendere l’Enel. Tutti vogliamo che si faccia chiarezza”. 
 

Pasqualone e il suo management, insomma, dovranno districarsi in un dedalo di criticità. Ma stamani, quanto meno, è arrivata una buona notizia per il personale dell’ospedale Perrino. Entro il prossimo anno scolastico, infatti, come annunciato da Pasqualone, dovrebbe entrare in funzione un asilo nido destinato ai figli dei dipendenti. Il contratto è già stato siglato. L’opera verrà realizzata con uno stanziamento pari a un milione e 33mila euro attinti dai fondi comunitari Fes. Sarà questo il canale di finanziamento privilegiato, oltre a quello regionale, seguito d'ora in avanti dall'Asl Brindisi.

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