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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo rinvio del consiglio sul bilancio: manca ancora parere revisori

Odissea la chiama qualcuno, incubo per qualche altro, maledizione del 13 maggio, fatto sta che il Consiglio comunale fissato per venerdì prossimo è stato annullato, rinviato sino a quando non arriverà il parere dei revisori dei conti

BRINDISI – Odissea la chiama qualcuno, incubo per qualche altro, maledizione del 13 maggio, fatto sta che il Consiglio comunale fissato per venerdì prossimo è stato annullato, rinviato sino a quando non arriverà il parere dei revisori dei conti, del quale sino alle 12 di oggi (13 maggio) non c’era alcuna traccia a palazzo di città. E di conseguenza il sindaco è stato costretto al dietrofront sul conto consuntivo 2014.

Il sindaco. E’ stato lo stesso Mimmo Consales, a dare notizia del “posticipo” della seduta, questa volta giocando d’anticipo, dribblando quelle fughe di notizie che spesso ci sono ed eliminando il rischio di arrivare in consiglio senza il parere in allegato. La delibera sarebbe stata viziata da illegittimità trattandosi di atto obbligatorio, ma non vincolante.

 La comunicazione è arrivata alla stampa prima ancora che fossero informati i capigruppo e quindi i consiglieri: “I lavori per l’emissione del parere di competenza sono ancora in corso e non conclusi”, si legge nella nota dalla quale emerge il livello di fibrillazione interna al palazzo che si respira da un mese, da quando cioè è stato accertato lo sforamento del patto di stabilità, con successiva spiegazione politica legata alla necessità di ripianare la perdita della società partecipata Multiservizi, per un milione e 597mila euro.

Il picco, a quanto pare, sarebbe stato raggiunto ieri sera, quando i revisori dei conti sono tornati a riunirsi per esaminare i documenti allegati al conto consuntivo e hanno chiesto tempo per la complessità dei controlli da svolgere. A maggior ragione dopo quello sforamento. Da regolamento hanno venti giorni di tempo a far data dalla notifica degli atti e in questo caso il conto alla rovescia decorre dal 27 aprile scorso.

Tre giorni dopo, ormai è storia nota, i consiglieri avrebbero dovuto ritrovarsi in aula per deliberare l’adozione del conto consuntivo 2014, ma poiché il parere mancava, la maggioranza di centrosinistra ha deciso di non presentarsi, lasciando che il sindaco andasse da solo ad affrontare l’assemblea consiliare. Scelta strategica, per Consales. Così l’ha definita lui. Va ricordato che quel parere, a prescindere dal contenuto, è obbligatorio essendo un allegato del conto consuntivo.

Il rischio. Adesso che di giorni ne sono passati, che il parere non c’è e che incombe il termine indicato nella diffida del prefetto, la situazione si complica parecchio dal momento che all’orizzonte c’è il rischio dello scioglimento del consiglio comunale. In altre parole, tutti a casa. La prefettura di Brindisi, infatti, una volta venuta a conoscenza della seduta del 30 aprile andata deserta ha “assegnato il termine del 29 maggio 2015 per l’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio 2014, con l’avvertenza che, decorso inutilmente detto termine, si procederà, previo espletamento delle incombenze relative all’approvazione in via sostitutiva, all’avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale, come previsto dalla normativa”.

Stando così le cose, il sindaco ha invertito la rotta che pure era stata annunciata con una certa enfasi e “ha chiesto al presidente” del consiglio comunale, Luciano Loiacono, “di convocare la conferenza dei capi gruppo per posticipare la seduta del 15 maggio”. “Quanto innanzi – si legge sempre nella nota – per contemperare anche la giusta esigenza dei consiglieri comunali di poter esaminare in maniera congrua tutti gli atti del procedimento”. E ancora: “Il sindaco ha proposto che la successiva data di convocazione sia stabilita autonomamente dal presidente del Consiglio che, nel frattempo, avrà acquisito il parere dei revisori”.

Facile immaginare la reazione dei consiglieri di opposizione, alcuni quei quali poco prima di entrare in conferenza dei capigruppo hanno preso parte alla riunione della Commissione al Bilancio, domandosi che fine avesse fatto il parere dei revisori. Ma c’è oppure no? Sono rimasti con il dubbio sino a quando non è arrivato il no che qualcuno tra i “gufi” interni aveva immaginato ieri sera appena saputo che i revisori erano ancora al lavoro, mettendo a tacere i colleghi secondo cui la relazione dei controllori interni sarebbe stata consegnata per tempo con una serie di prescrizioni.

Alza le spalle il presidente del consiglio: “Diversamente non si può fare”, dice. Seduta annullata, ufficio al lavoro per scrivere la comunicazione ufficiale che dovrà essere notifica a tutti i consiglieri  e per mandare in stampa i manifesti rivolti alla città di Brindisi. Resta, quindi, il punto interrogativo non solo sul parere dei revisori, ma sulla sorte del Comune.

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