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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Offeso in piazza da Consales". E lo querela

BRINDISI - “Tu sei un testa di cazzo, quando finirò di essere sindaco ti verrò a trovare due minuti allo studio”. E’ una frase virgolettata e riportata nella denuncia querela contro il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, formulata stamani presso i carabinieri da Massimo Ciullo.

BRINDISI - “Tu sei un testa di cazzo, quando finirò di essere sindaco ti verrò a trovare due minuti allo studio”. E’ una frase virgolettata e riportata nella denuncia querela contro il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, formulata stamani presso i carabinieri da Massimo Ciullo, penalista da sempre impegnato in politica, ex assessore della giunta Mennitti, mentre in piazza Cairoli era in corso la manifestazione per la liberazione dei due marò pugliesi trattenuti in India.

A quanto riferito e testimoniato anche da alcune persone (tra cui Mauro D’Attis, capogruppo dell’opposizione in consiglio), individuate da Ciullo perché possano essere ascoltate, la frase che integrerebbe il reato di minaccia, sarebbe stata pronunciata dal primo cittadino per ragioni ancora oscure ma a quanto pare in riferimento a uno scambio di battute virtuali che c’era stato in precedenza fra i due su temi riguardanti la politica cittadina.

“Sei un coglione”, avrebbe ripetuto tre volte il sindaco, sempre a quanto si legge nella querela (e si perdoni il ricorso al turpiloquio in un articolo giornalistico, ma si ritiene che diversamente la cronaca sarebbe incompleta) e poi ancora “quello è scemo” e infine “sei un fallito”. Ciullo ha raccontato di aver risposto a Consales: “Ti rendi conto che mi stai offendendo in pubblico e ci sono gli estremi di una querela?”. E infine: “Perché mi stai dicendo queste parole?”.

La manifestazione è proseguita in piazza Cairoli, il sindaco ha poi parlato dal palco della vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Ciullo in quei frangenti era presso la sede del comando provinciale dei carabinieri per tradurre in una segnalazione formale quello che si era verificato in precedenza davanti agli sguardi di diversi presenti. Oltre all’accusa di minaccia, l’ex assessore ha dichiarato di essersi sentito diffamato dalle parole proferite in pubblica piazza.

Ecco il racconto: erano le 9.50 e Ciullo si era recato in piazza Cairoli per aderire alla manifestazione. Si è avvicinato a un gruppo di presenti, in particolare a Mauro D’Attis, uno dei promotori dell’iniziativa, salutando tutti con un buon giorno e stringendo la mano a chi gli era più vicino. C’era anche Consales che: “appena mi ha visto ha iniziato a irrigidirsi e cambiare l’espressione del suo volto, che è diventata sempre più seria e cupa fino a indirizzare il suo indice della mano destra verso di me” e proferire il tris di offese che non è il caso di ripetere ancora.

Poi il resto. “Si è poi tranquillizzato, io mi sono allontanato per raggiungere la caserma”, non molto distante da piazza Cairoli. Un’altra grana per il sindaco, dunque. Questa, forse, del tutto evitabile.

 

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