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Cronaca

Omega Bis: quattro indagati lasciano il carcere su provvedimento del gip

Cristian Cagnazzo torna in libertà. Dal carcere ai domiciliari, invece, Stefano Immorlano, Gabriele Ingusci e Francesco Giannotti. Accolte le istanze presentate dagli avvocati D'Agostino e Vincenti

BRINDISI - Lasciano il carcere, perché non sussistono più le esigenze cautelari, quattro fra le 50 persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Omega bis”, scattata all’alba del 20 settembre. Cristian Cagnazzo, 31 anni, di Copertino (Lecce), difeso dall’avvocato Cosimo D’Agostino, ha ottenuto la revoca della misura cautelare. Tornano a casa in regime di domiciliari, invece, Stefano Immorlano, 36 anni, di Campi Salentina (Lecce), difeso dall’avvocato Rocco Vincenti,  Gabriele Ingusci, 37 anni, di Nardò, assistito anch’egli da Cosimo D’Agostino, Francesco Giannotti, 30 anni, di Mesagne, difeso da Amilcare Tana.

Il gip del tribunale di Lecce, Vincenzo Brancato, si è pronunciato stamani riguardo alle istanze di scarcerazione presentate dai legali. Cagnazzo, Ingusci e Immorlano sono stati arrestati con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dallo sresso Brancato, su richiesta del sostituto procuratore della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina. 

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