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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza Raffaello

Omicidio Tedesco, Andrea Romano al gip: "Ho sparato ma non volevo uccidere"

"Ho sparato io, ma non volevo uccidere". Il 29enne Andrea Romano ha confessato il suo coinvolgimento nella sparatoria al civico 22 di piazza Raffaello che lo scorso 1 novembre costò la vita al 52enne Cosimo Tedesco. Il giovane, difeso dall'avvocato Cinzia Cavallo, si è presentato stamani davanti al gip del tribunale di Brindisi

 BRINDISI – “Ho sparato io, ma non volevo uccidere”. Il 29enne Andrea Romano ha confessato il suo coinvolgimento nella sparatoria di piazza Raffaello che lo scorso 1 novembre costò la vita al 52enne Cosimo Tedesco. Il giovane, difeso dall’avvocato Cinzia Cavallo, si è presentato stamani davanti al gip del tribunale di Brindisi. I carabinieri del nucleo investigativo provinciale avevano posto fine lo scorso 25 febbraio alla sua latitanza.

Andrea Romano, all’epoca dei fatti sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico, ha ricostruito i drammatici momenti in cui vennero feriti sia Cosimo Tedesco, dipendente della Monteco, che il figlio Luca, 32 anni, che per giorni restò ricoverato nell’ospedale Perrino. Romano ha affermato che è stato lui ad aprire il fuoco e che non c’erano altre persone armate sul pianerottolo del suo appartamento, al civico 22 di piazza Raffaello. Impugnava una Beretta modello 84F calibro 9 corto: la stessa trovata dai carabinieri nell’appartamento dei suoi fiancheggiatori (Giuseppe Prete 23 anni di Carovigno e Cosimo Remitri 24 anni di San Vito Dei Normanni, arrestati per favoreggiamento).

“Ho sparato all’altezza delle gambe – ha asserito Romano – non avevo intenzione di uccidere. Mia figlia (una bimba di 3 anni, ndr) si trovava in casa”. Andrea Romano-2Dopo aver colpito Cosimo Tedesco (morto qualche ora dopo in ospedale), Andrea Romano, come lo stesso ha affermato davanti al giudice, ha “involontariamente” ferito anche il figlio Luca. “Mentre scendevo le scale – ha dichiarato il 29enne – ho sparato dei colpi verso la parete per guadagnarmi la via di fuga, visto che altri parenti di Cosimo Tedesco venivano verso il pianerottolo. Luca Tedesco – ha affermato ancora il brindisino – è stato colpito per errore”.

Dopo il delitto, liberatosi del braccialetto elettronico, Romano si è dato alla macchia. Ha spiegato di aver trascorso un periodo in Spagna. Qualche giorno fa è tornato a Brindisi con l’intenzione di consegnarsi alle forze dell’ordine. Tale volontà sarebbe a suo dire dimostrata dal fatto che aveva con sé l’arma del delitto, che aveva conservato per darla agli investigatori.

Quanto al movente, Romano ha confermato che tutto sarebbe scaturito da una discussione per futili motivi che la sera precedente aveva contrapposto la sua famiglia (e forse anche altre famiglie residenti in piazza Raffaello) a quella di Luca Tedesco, durante la festa di Halloween. "Ma non ho assistito di persona ai fatti", ha detto Romano.

Cosimo e Luca Tedesco, dunque, il giorno successivo si recarono a casa di Romano per un chiarimento. Ma intorno alle 12,15 si consumò il tragico epilogo della vicenda. Romano, accusato di omicidio volontario, ha escluso il coinvolgimento di altre persone. Ma ci sono altri due indagati: il 33enne Francesco Coffa, arrestato pochi giorni dopo l’omicidio, e il 31enne Alessandro Polito, tuttora ricercato. 

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