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Cronaca Torchiarolo

Ondata di gelo: anche il sindaco di Torchiarolo chiede lo stato di calamità

Nicola Serinelli: "“Sono infatti notevolissimi i danni che soprattutto il gelo ha provocato nei diversi settori, in particolare quello agricolo”

TORCHIAROLO – Anche il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, chiede al governo il riconoscimento dello stato di calamità per le devastazioni causate ai raccolti, alle infrastrutture e alla imprese dall’ondata di gelo che dal 6 al 10 gennaio si è abbattuta sulla Puglia, ricoprendola di neve. Il Comune di Torchiarolo è stato uno di quelli maggiormente colpiti dal maltempo.

Il primo cittadino rimarca che l’intero territorio, comprese le località marine,  “è stato per cinque giorni sotto una pesante coltre di neve che ha procurato danni alle infrastrutture (in particolare il blocco di alcune reti idrico- fognanti), alle strutture (edifici scolastici, in particolare scuola di via Caneva, via Lomarchese e Piazza Municipio, l’attuale sede comunale, l’ex sede municipale attualmente adibita a Centro anziani, il comprensorio di Valesio con danni alla cartellonistica e una parte di muretto a secco - zona sud - che recinge l’area termale, reti stradali interne e soprattutto rurali)”.

L’emergenza è stata fronteggiata dalla polizia locale e dal Coc (Centro operativo comunale) allestito ad ho e che tuttora continua a fornire assistenza alla cittadinanza. “Sono infatti notevolissimi i danni  - si legge nel documento a firma del sindaco - che soprattutto il gelo ha provocato nei diversi settori, in particolare quello agricolo”.

 “La Regione in particolare  - specifica il sindaco - è chiamata a dover risarcire le aziende colpite nonché tutti gli agricoltori, messi letteralmente in ginocchio per la perdita dei loro prodotti (ortaggi in particolare) ma anche agrumi e quant'altro la natura poteva rendere in questa fase dell'anno, con ovvie ricadute negative sull’economia familiare già messa a dura prova dalle alluvioni dello scorso autunno, per le quali la totalità degli operatori, i cittadini e lo stesso comune, rimangono ancora in fiduciosa attesa del dovuto riscontro”.

Come previsto dalla procedura, la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale è rivolta alla presidenza del Consiglio dei ministri, “per il tramite del Prefetto e alla Regione Puglia”, per l’assegnazione “ di adeguate risorse finanziarie straordinarie per le spese immediate dei primi interventi e di quelle successive per un ritorno alla normalità”. 

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