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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

One billion rising, Brindisi c’è

BRINDISI - Ha avuto inizio alle 17 il primo flash mob organizzato dall’associazione Io Donna presso il Centro commerciale “Le Colonne” di Brindisi al quale hanno partecipato un centinaio di ragazze di diverse scuole di Brindisi insieme ad amici e genitori. Sono state 70 le città italiane che oggi hanno risposto all’appello di Eve Ensler e alla campagna globale V-Day “One billion rising” contro la violenza sulle donne.

BRINDISI -  Ha avuto inizio alle 17 il primo flash mob organizzato dall’associazione Io Donna presso il Centro commerciale “Le Colonne” di Brindisi al quale hanno partecipato un centinaio di ragazze di diverse scuole di Brindisi insieme ad amici e genitori (video). Sono state 70 le città italiane che oggi hanno risposto all’appello di Eve Ensler e alla campagna globale V-Day “One billion rising” contro la violenza sulle donne.

Svegliati. Balla. Partecipa. Sono le parole d’ordine per il 15esimo anniversario del V-Day che si è proposto di unire in tutto il mondo un miliardo di donne e uomini per lanciare un grido di denuncia e di azione positiva: porre fine alla violenza contro le donne, le ragazze e le bambine. A questa campagna hanno aderito quasi 200 Paesi e 13mila organizzazioni femminili. Si è danzato ovunque, per fermare la violenza che opprime ogni giorno un miliardo di donne nel mondo.

Da Roma fino a New Delhi. Dal Sud Africa fino in America. Il mondo femminile, e non solo, oggi si è riunito per dare voce al rispetto, per dire basta alla violenza sulle donne, che siano adulte, bambine o ragazze. Un flash mob planetario che ha fatto ballare i sorrisi delle donne di tutto il pianeta. Come afferma la fondatrice del V-Day, Eve Ensler, scrittrice ed autrice de “I monologhi della vagina” , “se un miliardo di donne violate è un’atrocità, un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione”.

In Italia quasi sette milioni di donne dai 16 ai 70 anni hanno subito una forma di violenza fisica e/o sessuale nel corso della loro vita secondo l’indagine Istat del 2007; nel 2012 sono state uccise 127 donne, nella maggior parte dei casi da mariti, conviventi e fidanzati che non accettavano la fine della relazione sentimentale. Questi dati rappresentano solo una minima parte del fenomeno che non si può stimare con esattezza, in assenza di un osservatorio nazionale sulla violenza contro le donne e il femminicidio.

“Questa giornata devono ricordarla tutti non solo le donne – ha detto a BrindisiReport.it Lia Caprera, responsabile di Io Donna – siamo qui per dire basta alla violenza sulle bambine, ragazze e donne adulte. Una battaglia che continueremo a portare avanti. E’ bellissimo che oggi tanta e tanta gente abbia risposto al grido di Eve Ensler. Non ci fermeremo qui”.

A Brindisi, dopo tante battaglie e sacrifici, nel 2012 è nata l’associazione Io Donna che gestisce volontariamente un centro antiviolenza che fornisce aiuto e sostegno alle donne in difficoltà.

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