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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Operaio schiacciato da pressa per rifiuti: un indagato per omicidio colposo

SUl registro degli indagati è stato iscritto il legale rappresentante dell'azienda FerMetalSud, nonché consigliere provinciale, Giuseppe Cavallo. Convalidato il sequestro del cantiere con facoltà d'uso

FRANCAVILLA FONTANA – C’è un indagato nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Brindisi riguardo alla morte di Francesco Forleo, il 24enne di Francavilla Fontana che nella mattinata di lunedì (16 gennaio) è stato schiacciato da una pressa per rifiuti mentre lavorava nel cantiere dell’azienda FerMetalSud srl, situata nella zona industriale di Francavilla Fontana. Sul registro degli indagati è stato iscritto il legale rappresentante dell’impresa, nonché consigliere provinciale fra le file del partito Area Popolare, Giuseppe Cavallo. Questi deve rispondere del reato di omicidio colposo.

L’informazione di garanzia notificata all’imprenditore è a firma del pm del tribunale di Brindisi, Milto De Nozza. Le indagini sono state delegate ai carabinieri della locale compagnia e al personale dello Spesal dell’Asl Brindisi. Lo stabilimento si trova sotto sequestro con facoltà d’uso, con provvedimento convalidato dal gip, da lunedì. Non è escluso che nelle prossime ore il magistrato possa disporre una consulenza tecnica sui macchinari e che quindi possa aumentare il numero delle persone indagate.

Giuseppe Cavallo stava seguendo lo spoglio delle schede delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale quando venne messo al corrente dell’incidente. Insieme a lui si recò all’interno del cantiere anche il sindaco di Francavilla, e presidente della Provincia, Maurizio Bruno.

Nella giornata di ieri, Cavallo ha scritto sul suo profilo Facebook un messaggio di cordoglio rivolto a Francesco: “Un ragazzo d' oro, educato, simpatico, aveva tutti i pregi di questo mondo ma nonostante ciò ci ha lasciato prima del previsto, prima che noi gli potessimo raccontare tutto il bene che gli vogliamo perché per noi non era una semplice operaio ma un figlio perché nella nostra azienda siamo una famiglia vera e propria”.

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