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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cocaina da Mesagne al capoluogo e ritorno: 15 arresti

Sei persone in carcere e nove ai domiciliari. La polizia ha condotto l'operazione antidroga dal settembre 2020, scoperto un'appartamento a Brindisi "market della droga"

MESAGNE - Gli agenti del commissariato di polizia di Mesagne, insieme ai colleghi della Squadra mobile di Brindisi, alle prime ore del giorno di oggi, lunedì 11 aprile, hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare tra Mesagne e i comuni limitrofi nell'ambito di un'operazione antidroga coordinata dalla procura della Repubblica di Brindisi. 

Delle 15 persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi 6 sono finite in carcere e 9 ai domiciliari. Uno degli arrestati è stato preso a Belluno, tre vivono a Ostuni. Le indagini sono state avviate a settembre del 2020 e sono durate circa un anno. Nel corso dell'operazione denominata "Day by day" sono stati sequestrati 300 grammi di cocaina. L'attività è stata avviata dopo una violenta aggressione nei confronti di uno degli odierni arrestati. 

Le ordinanze di questa mattina sono state eseguite dagli investigatori del commissariato di Mesagne, con la collaborazione della squadra mobile di Brindisi, del commissariato di Ostuni, del reparto prevenzione crimine della polizia di Stato di Lecce e Napoli, del Reparto Cinofili della polizia di frontiera di Brindisi e del IX reparto Volo della polizia di Stato di Bari.

Gli arrestati

In carcere sono finiti: Mauro Salvatore Girardo alias “lu poppitu” 53 anni di Mesagne, residente a Levego (Belluno), Damiano Gagliardi alias “scasciamachini” 51 anni di Mesagne, Paride Luciano Molfetta alias “chiapparinu” 48 anni di Mesagne, Vito Zullo 47 anni di Mesagne, Luca Rammazzo 32 anni di Mesagne, Angelo Antonio Molfetta alias “purpittoni” 49 anni di Manduria ma residente a Mesagne. 

Ai domiciliari, invece: Antonio Carmelo Della Porta alias “trambuestu” 54 anni di Mesagne, Giovanni Loparco 49 anni di Mesagne,  Gianfranco Coluccia 46 anni di Mesagne, Angelo Falcone 34 anni di Mesagne, Angelo Apolito 48 anni di Ostuni, Cosimo Francesco Palazzo del 49 anni di Ostuni, Fernando Francesco Rogoli 67 anni di Mesagne, Michele De Luca 54 anni di Ostuni assistente Capo della Polizia Penitenziaria attualmente in servizio presso la casa Circondario di Taranto, Elisabetta De Pace 45 anni di Brindisi.

Le indagini: genesi e attività

Il provvedimento rappresenta la conclusione di un'articolata attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e avviata dalla polizia giudiziaria del commissariato di Mesagne nel settembre del 2020, come detto. L'indagine, durata circa un anno, ha consentito di disvelare e disarticolare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, ben ramificata e operante nel territorio brindisino e composta principalmente da soggetti mesagnesi con basi logistiche e operative tra le città di Mesagne e Brindisi. Nello specifico l'attività d'indagine è stata avviata in seguito alla violenta aggressione nei confronti di uno degli indagati, in seguito alla quale, grazie ad una meticolosa attività investigativa, si è via via estesa agli altri soggetti attinti dalle citate misure cautelari, riuscendo nel prosieguo delle investigazioni, caratterizzate da attività investigative tradizionali e da attività tecniche di intercettazione, a risalire la "filiera" fino all'identificazione del presunto principale approvvigionatore di cocaina operante sul territorio mesagnese e al suo unico fornitore, con l'individuazione, inoltre, di una lunga serie di assuntori provenienti da diverse città della provincia. 

Cocaina sull'asse Brindisi-Mesagne

La distribuzione della cocaina era articolata e capillare. Gli indagati utilizzavano un modus operandi accuratamente pianificato in ogni minimo particolare proprio al fine di eludere ogni possibile attenzione investigativa delle forze di polizia. Nello specifico, la cocaina veniva spostata da Mesagne a Brindisi - dove è stato scoperto dagli investigatori un appartamento trasformato in un vero e proprio "supermercato della droga” - per poi tornare nuovamente in quel territorio, tagliata, confezionata e suddivisa in dosi pronta per poter essere immessa sul mercato. Questi diversi passaggi avevano l'obiettivo di eludere le investigazioni della polizia giudiziaria, inoltre proprio a tal fine, in alcune occasioni i soggetti utilizzavano accurate precauzioni nelle comunicazioni obbligando gli acquirenti al trasporto delle dosi di sostanza stupefacente con metodologie pericolose, facendogliele persino ingoiare.

Droga per Mesagne, anche nel lockdown

Questa capillare rete riforniva le piazze di spaccio mesagnesi con oltre 100 grammi di cocaina settimanali, garantendo l'approvvigionamento di stupefacente a numerosi consumatori anche in pieno lockdown. Le investigazioni hanno altresì consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di sostanza stupefacente e di procedere, nel corso dell'attività investigativa, al sequestro di oltre 300 grammi di cocaina, all'arresto di quattro soggetti in flagranza del reato di spaccio, all'individuazione di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti e alla loro segnalazione all'autorità amministrativa per le violazioni della normativa sugli stupefacenti. 

Il plauso del Sap (Sindacato autonomo di polizia)

Recita un comunicato del Sap: "Non possiamo non complimentarci con i colleghi per l'operazione che ha portato all’arresto degli accoliti di tale sodalizio criminale, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, frutto di un costante e capillare controllo del territorio che li vede impegnati tutti i giorni e che conferma la professionalità degli uomini e donne delle forze di polizia. I colleghi sono stati impeccabili ed hanno mostrato dedizione e spirito di sacrificio, dovendo fare i conti con la cronica carenza di mezzi e personale che implica un maggiore carico di lavoro. Pertanto, è d’obbligo un pubblico plauso da parte della segreteria provinciale del Sap, quale importante testimonianza di riconoscenza e sostegno".

Mauro Vizzino, presidente commissione sanità della regione Puglia: "Un plauso per l'operazione"

"Ancora una volta il paziente lavoro svolto dalla Polizia di Stato, in sinergia con la magistratura, è servito a fare luce su un traffico di sostanze stupefacenti attivo in provincia di Brindisi e che vede coinvolti personaggi già noti alle forze dell’ordine. E’ evidente che agli agenti ed ai loro dirigenti va il plauso di chi riveste un ruolo istituzionale, in quanto il loro lavoro va di pari passo con gli sforzi che ognuno di noi compie per determinare ulteriori occasioni di crescita delle nostre comunità, partendo proprio dal rispetto delle leggi e dal conseguente clima di legalità. Da qui il mio grazie a chi ha operato, a vario titolo, in questa complessa indagine".

Articolo aggiornato alle 17.20 (ulteriori dettagli)

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