rotate-mobile
Cronaca

Operazione dell'antimafia in Puglia: 11 arresti. La droga anche dal Brindisino

Ai domiciliari cinque italiani e sei albanesi: è stata ribattezzata "Zemra", condotta dal centro operativo della Dia di Bari, su disposizione della locale Dda. Nel corso dell'attività investigativa è stato appurato che lo stupefacente partiva anche da Oria

La droga veniva reperita nel Brindisino e nel Foggiano, per poi venire smistata altrove. Centrale il ruolo di Oria. Oggi, mercoledì 8 giugno, il centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Bari ha dato esecuzione, su disposizione della locale Direzione distrettuale antimafia, a una ordinanza di  custodia cautelare, emessa dal giudice presso il Tribunale di Bari nei confronti di undici persone gravemente indiziate, a vario titolo, di produzione e cessione di sostanze stupefacenti nonché detenzione e ricettazione di armi. Si tratta di accertamenti svolti nella fase delle indagini preliminari che dovranno essere sottoposti al vaglio delle successive fasi processuali nel contraddittorio delle parti. 

L'operazione "Zemra"

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’operazione “Zemra”, a seguito  di indagini - effettuate tra ottobre 2018 e ottobre 2019 - che hanno consentito di raccogliere  gravi indizi di colpevolezza (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), a carico di cinque italiani e sei albanesi alcuni dei quali - a seguito  dell’attività repressiva “a mare” effettuata nell’ambito delle operazioni Shefi e Kulmi - avevano spostato la produzione dello stupefacente dall’Albania alle province di Bari e  Foggia, località ove sono state sottoposte a sequestro, tra l’altro, due piantagioni, coltivate  in serre, composte da oltre 8 mila piante di marijuana, per un peso di oltre una tonnellata  e mezza, dalle quali sarebbe stato possibile ricavare oltre 10 mila dosi di stupefacente da immettere sul mercato. 

Il video dell'operazione

Approvvigionamento nel Brindisino

Nel corso dell’attività investigativa, sviluppata sull’asse Cerignola (Foggia) - Bisceglie (Bat), Bari  - Oria, sono stati monitorari dalla Dia, relativamente agli ingentissimi quantitativi di  sostanza stupefacente, l’approvvigionamento (avvenuto sia nel Foggiano che nel Brindisino), il trasporto (avvenuto sempre “via terra” utilizzando veicoli appositamente  equipaggiati), la custodia (avvenuta, in alcuni casi, presso un immobile di Conversano), il  trasporto sull’asse “Puglia-Basilicata-Sicilia” (effettuato “via terra” da corrieri albanesi,  supportati da un secondo veicolo con funzione di “staffetta”), i destinatari (identificati, in  alcuni casi, in soggetti domiciliati anche in Basilicata e Sicilia). 

operazione Zemra Dia 2-2-2

Una condotta "professionale"

Complessivamente sono stati riconosciuti dal giudice per le indagini preliminari, a vario  titolo, gravi indizi di colpevolezza (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il  contributo della difesa) nei confronti degli indagati, la cui condotta è stata definita  “professionale”, per eventi circoscritti in 32 capi d’imputazione relativi al sequestro di due piantagioni, a diverse cessioni relative ad un totale di 140 kg. di hashish, mezzo chilo di  cocaina pura, 113 chili di marjuana nonché in relazione alla detenzione e ricettazione di  due pistole calibro 9, sottoposte a sequestro, con matricola abrasa. 

Un ampio progetto investigativo

L’esecuzione dell’operazione “Zemra” costituisce, in realtà, una appendice del più ampio  progetto investigativo della Direzione distrettuale antimafia e della Dia di Bari relativo al  contrasto internazionale al fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti dall’Albania alla Puglia, nel cui ambito è operativa, a decorrere dal 2017, una squadra investigativa comune. Tale strumento di cooperazione giudiziaria, istituito tra la Dda di Bari, la Procura speciale anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana ed Eurojust (organismo che  sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale), consente al personale della Dia di Bari e alle autorità albanesi di effettuare approfondimenti investigativi congiunti, avvalendosi del fondamentale ruolo di coordinamento assicurato dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

operazione Zemra Dia 3-2

Le altre operazioni

In tal senso si citano le operazioni Shefi, Kulmi e Shpirti, sempre condotte in Italia ed in  Albania nell’ambito della squadra investigativa comune, rispettivamente concluse - nel  2018, 2020 e 2021 - dalla Dia di Bari con l’esecuzione complessiva di 118 misure cautelari e sequestri patrimoniali per un valore di diversi milioni di euro, nel cui ambito sono state  sequestrate circa sei tonnellate di droga tra marijuana, cocaina ed hashish nonché sono stati  eseguiti provvedimenti cautelari emessi direttamente dall’autorità giudiziaria albanese,  con il contributo di quattro collaboratori di giustizia italiani, per reati di corruzione, abuso  d’ufficio, riciclaggio e traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze  stupefacenti. 

Le fasi successive

Gli odierni provvedimenti cautelari - tutti agli arresti domiciliari - sono stati eseguiti, a eccezione di un soggetto allo stato irreperibile, nelle province di Bari, Bat e Pavia. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari  e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e  il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati  contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operazione dell'antimafia in Puglia: 11 arresti. La droga anche dal Brindisino

BrindisiReport è in caricamento