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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Si alleggerisce la posizione del brindisino coinvolto nell'operazione anti 'ndrangheta

Il 33enne Teodoro Montenegro è in carcere in seguito al blitz del 18 gennaio scorso. Il Tribunale del Riesame annulla due capi di imputazione

BRINDISI - Il Tribunale del Riesame ha annullato due dei quattro capi di imputazione a carico di Teodoro Montenegro, difeso dall'avvocato Vincenzo Lanzilotti. Il brindisino 33enne è stato arrestato lo scorso 18 gennaio 2021 durante un blitz. Era l'operazione "Faust". Montenegro resta comunque in carcere. Nella mattinata del 2 marzo la decisione del Riesame. Cade una pesante accusa, quella di aver avuto nella propria disponibilità 30 chili di eroina, da cedere al prezzo di 30mila euro al chilo. Annullato anche un altro capo d'imputazione, che riguarda la detenzione a fini di spaccio di altri tipi di stupefacente. Rimangono quindi altre due accuse, riguardanti sempre la droga.

Tornando all'operazione "Faust", le 49 persone coinvolte nel blitz sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena. I soggetti coinvolti sono perlopiù calabresi. Al centro delle indagini ci sono gli uomini della cosca Pisano, conosciuti come i "diavoli di Rosarno". Il Riesame del Tribunale calabrese ha dichiarato l'incompetenza territoriale di Reggio Calabria nel caso di Montenegro. A febbraio la decisione: il brindisino deve trovarsi di fronte al Tribunale di Brindisi.

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