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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Operazione Last Minute, scarcerato anche il latianese D'Errico

BRINDISI – Si è costituito lunedì pomeriggio, ed oggi Vito Antonio D’Errico, 42 anni, latianese, è tornato in libertà. Il giudice per le indagini preliminari Non ha convalidato il fermo dell’uomo, coinvolto nell’operazione denominata “Last Minute” provocata dalle dichiarazioni del pentito Ercole Penna. L’ avvocato Giancarlo Camassa, difensore di D’Errico, ha dimostrato che il suo assistito non è stato in carcere contestualmente a Simone Caforio, collaboratore di giustizia che ha indicato in D’Errico, peraltro cognato di Antonio Bruno, uno degli uomini più fidati del clan di Ciro Bruno che controlla Torre Santa Susanna e in parte Latiano. Secondo Camassa non ci sono i gravi indizi di colpevolezza e quindi D’Errico non doveva essere sottoposto a fermo. Il giudice ha accolto la sua tesi e D’Errico è tornato in libertà.

BRINDISI – Si è costituito lunedì pomeriggio, ed oggi Vito Antonio D’Errico, 42 anni, latianese, è tornato in libertà. Il giudice per le indagini preliminari Non ha convalidato il fermo dell’uomo, coinvolto nell’operazione denominata “Last Minute” provocata dalle dichiarazioni del pentito Ercole Penna. L’ avvocato Giancarlo Camassa, difensore di D’Errico, ha dimostrato che il suo assistito non è stato in carcere contestualmente a Simone Caforio, collaboratore di giustizia che ha indicato in D’Errico, peraltro cognato di Antonio Bruno, uno degli uomini più fidati del clan di Ciro Bruno che controlla Torre Santa Susanna e in parte Latiano. Secondo Camassa non ci sono i gravi indizi di colpevolezza e quindi D’Errico non doveva essere sottoposto a fermo. Il giudice ha accolto la sua tesi e D’Errico è tornato in libertà.

D’Errico era uno degli irreperibili di questa operazione. Prima di lui si erano costituiti Alessandro Monteforte, nativo di San Pietro Vernotico, accusato d’essere il capozona della Scu di Cellino San Marco e Torchiarolo, scarcerato per mancanza di gravi indizi di colpevolezza, e Antonio Centonze, brindisino, il cui fermo è stato convalidato. Rimangono uccel di bosco il latitante Francesco Campana, 37 anni, indagato per il tentato omicidio del mesagnese Vincenzo Greco, e condannato in via definitiva a nove anni di carcere per associazione mafiosa; e gli irreperibili Oronzo De Nitto, 35 anni, di Mesagne, e Gaetano Leo, 45 anni, di Francavilla Fontana.

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