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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Omega bis: confermate condanne in Cassazione

Della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, avviata dopo l’omicidio di Antonio Presta, avvenuto il 5 settembre 2012 a San Donaci

BRINDISI - Nella giornata di ieri giovedì 1 luglio la Sesta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata sui ricorsi proposti dalle difese di 34 imputati nel procedimento scaturito dall'operazione Omega bis della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, avviata dopo l’omicidio di Antonio Presta, avvenuto il 5 settembre 2012 a San Donaci. 

Accolti solo cinque ricorsi

La Corte ha annullato con rinvio per nuovo giudizio dinnanzi alla Corte di Appello la sentenza di Appello con riferimento a: Claudio Bagordo, già condannato alla pena di 7 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, limitatamente al diniego della continuazione con altre sentenze di condanna; Giuseppe D'Errico, già condannato alla pena di 6 anni di reclusione, con riferimento all'imputazione relativa alle lesioni personali aggravate cagionate nei confronti di Fullone Cosimo. 

Cosimo Fullone, anch'egli imputato nello stesso procedimento per spaccio di sostanze stupefacenti e già condannato alla pena di 3 anni  e 6 mesi di reclusione ed euro 10mila euro di multa, con riferimento alla recidiva. 

In appello 14 assoluzione e pene ridotte

La Corte di Cassazione ha inoltre annullato senza rinvio la sentenza di Appello per intervenuta prescrizione nei confronti di Nicola Taurino e Fausto Lamberti, già condannati rispettivamente alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione e 4mila euro di multa il primo, e di 2 anni e 4 mesi di reclusione ed 4200 euro di multa il secondo.

Le condanne confermate

Confermate le condanne nei confronti di: Salvatore Arseni (4 anni di reclusione e 18mila euro di multa), Benito Clemente (20 anni di reclusione), Daniele D'Amato (2 anni e 6 mesi in aumento per continuazione con precedente condanna irrevocabile), Saverio Elia (4 anni di reclusione ed euro 17.734 di multa), Cristian Gennari (7 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione), Giuseppe Giordano (3 anni di reclusione in aumento per continuazione con precedente condanna irrevocabile), Paolo Golia (2 anni di reclusione e 9mila euro di multa in aumento per continuazione con precedente condanna irrevocabile). 

Leonarda Greco (2 anni di reclusione ed 700 euro di multa), Umberto Nicoletti (6 anni e 2 mesi di reclusione e 28mila euro di multa), Massimiliano Pagliara (6 anni e 8 mesi di reclusione ed 30mila euro di multa), Marco Pecoraro (20 anni di reclusione), Daniele Rizzo (2 anni e 4 mesi di reclusione in aumento per continuazione con precedente condanna irrevocabile), Antonio Saracino ( 15 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione), Giuseppe Luigi Screti (1 anno e 8 mesi di reclusione ed 500 euro di multa), Carlo Solazzo (complessivi 18 anni 7 mesi di reclusione in continuazione con precedente condanna irrevocabile), Pietro Solazzo (complessivi 20 anni di reclusione in continuazione con precedente condanna irrevocabile).

Gianni Caputo (6 mesi di reclusione ed mille euro di multa), Marco Ferulli (7 anni, 1 mesq e10 giorni di reclusione), Francesco Francavilla (6 anni e 2 mesi di reclusione e 28mila euro di multa), Gennaro Hajdari (1 anno e 6 mesi di reclusione ed 4mila euro di multa), Gabriele Leuzzi (4 anni e 8 mesi di reclusione), Cosimo Perrone (6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione), Giuseppe Perrone (11 anni e 6 mesi di reclusione), Giuseppe Saponaro (4 anni di reclusione e 18mila euro di multa), Pietro Soleti (7 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione), Andrea Vacca (6 anni e 10 mesi di reclusione), Cosimo Vitale (7 anni e 2 mesi di reclusione).

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo in Cassazione era composto dagli avvocati: Giancarlo Camassa, Donata Perrone, Dario Budano, Pasquale Annicchiarico, Francesco Cascione, Rocco Vincenti, Giuseppe Presicce, Ladislao Massari, Carmelo Molfetta, Giovanni Barba, Rosalba Gatto, Gino Gioffredi, Pasquale Di Natale, Giuseppe Spagnolo e Raffaele Lomartire.

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