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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Opere abusive in due oliveti fra Ostuni e Ceglie: sequestri e denunce

Due oliveti situati nelle campagne di Ceglie Messapica e Ostuni fanno da scenario a due diversi sequestri effettuati dai militari del comando della stazione Forestale di Ostuni, coordinati dal nuovo comandante, l’ispettore Giovanni Rosselli, nell’ambito di altrettante operazioni contro l’abusivismo edilizio. Tre persone denunciate

Due oliveti situati nelle campagne di Ceglie Messapica e Ostuni fanno da scenario a due diversi sequestri effettuati dai militari del comando della stazione Forestale di Ostuni, coordinati dal nuovo comandante, l’ispettore Giovanni Rosselli, nell’ambito di altrettante operazioni contro l’abusivismo edilizio. Contestualmente sono state denunciate tre persone per violazioni alle normative urbanistico – edilizie e al testo unico per la tutela del paesaggio. 

In località Masseria Montalbano Vecchia, nell’agro di Ostuni, è stato sottoposto a sequestro penale un cantiere realizzato all’interno di un uliveto secolare che rientra in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il tutto senza autorizzazione paesaggistica e permesso di costruire. 

L’opera abusiva è stata interrotta sul nascere. Il sigilli interessano un terreno di su circa 800 metri quadri, in cui, da quanto appurato dalla Forestale, era stato realizzato uno scavo con sbancamento della roccia di oltre tre metri di profondità per la costruzione di un immobile residenziale ed uno spianamento e livellamento del terreno agricolo per la realizzazione di una strada di collegamento alla “strada vicinale Montalbano Vecchia”. 

Gli investigatori hanno inoltre appurato che per realizzare la costruzione abusiva, all’interno del cantiere, senza alcuna autorizzazione erano stati stati spostati e gravemente danneggiati due ulivi monumentali. Si è configurata dunque una violazione alla legge regionale che tutela gli olivi monumentali, con sanzione amministrativa di 12mila euro.  

Teatro della seconda operazione sono le campagne di località Spasimato, nell’agro di Ceglie. Qui, sempre all’interno di un uliveto, sono stati apposti i sigilli a opere edilizie in fase di realizzazione, prive del permesso di costruire. Fra queste: una vasca per la raccolta di acque meteoriche, una strada e uno sbancamento della roccia circostante un complesso di trulli, per una superficie di circa 500 metri quadri.

Le attività di prevenzione e repressione dei reati contro il territorio, in particolar modo di quelli perpetrati in violazione delle leggi a tutela del paesaggio urbanistico e edilizio, si inquadrano nella specificità operativa dei reparti territoriali del Corpo Forestale dello Stato, che agiscono spesso in sinergia con i cittadini, sempre più sensibili a queste tematiche.

Una sinergia che frequentemente si attiva grazie alle segnalazioni che pervengono al numero di emergenza ambientale 1515, che rappresenta lo strumento istituzionale più immediato per dare avvio alle attività di pronto intervento, di salvaguardia dell'ambiente e di investigazione svolte dal Corpo Forestale dello Stato. 

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