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Cronaca

"Organici e mezzi: polizia in emergenza"

BRINDISI – Tre problemi fondamentali sono quelli posti in questi giorno al nuovo questore Roberto Gentile dai sindacati di polizia brindisini: lo stato di inadeguatezza in organici e mezzi dei commissariati di Ostuni e di Mesagne, la scarsità di personale e mezzi anche per l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

BRINDISI – Tre problemi fondamentali sono quelli posti in questi giorno al nuovo questore Roberto Gentile dai sindacati di polizia brindisini: lo stato di inadeguatezza in organici e mezzi dei commissariati di Ostuni e di Mesagne, la scarsità di personale e mezzi anche per l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, l’Upgsp, cui fanno capo la Sezione volanti e la polizia di prossimità. Si tratta, sintetizzando al massimo, del problema della presenza in strada della Polizia di Stato, che anche a Brindisi – dove da anni lamenta carenze di organico rispetto a quello assegnato nelle tabelle del Viminale e l’invecchiamento dell’età media del personale – subisce come l’Arma dei carabinieri e altri corpi il taglio alle risorse finanziare per il comparto sicurezza.

La questione è stata sollevata in un incontro tra i rappresentanti del sindacato Uil Polizia ed il questore Gentile, ma anche nel congresso provinciale del Sindacato autonomo di polizia, il Sap, dove nella relazione del segretario Francesco Pulli il problema dei commissariati di Ostuni (dove in estate la popolazione aumenta di cinque volte per le presenze turistiche) e di Mesagne, sempre al centro di interessi della criminalità organizzata (e con un serio problema di adeguatezza della sede), il personale è ridotto all’osso ed è difficile garantire la presenza in strada richiesta e sollecitata sia dai cittadini che dai fenomeni criminosi.

Problema analogo per il capoluogo dove Uil Polizia pone la questione di un impiego nei controlli anche di personale della Polizia di Frontiera (che non dipende dalla questura da ma strutturalmente dalla 9^ Zona di Bari), mezzi adeguati per la Squadra nautica, un altro reparto dell’Upgsp, e il trasferimento alla Sezione volanti del nuovo personale assegnato alla questura di Brindisi – salvo esenzioni per legge dai turni notturni – e di parte di quello attualmente in forza all’ufficio denunce.

A ciò il Sap aggiunge la situazione della sezione di Brindisi della Polfer, drasticamente ridimensionato pur essendo lo scalo ferroviario del capoluogo punto di transito di convogli con pericolose sostanze chimiche, gas e materiali industriali che invece richiedono ben altra forma di vigilanza, e quello del centro Cara di Restinco, anche recentemente teatro di una rivolta, dove al personale di polizia è affiancato anche personale militare, soprattutto della Marina.

La coperta è sempre più stretta, ma la Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine, pur consapevoli della necessità di mantenere entro forme di massima civiltà il proprio malessere e la propria protesta, non possono e non vogliono essere costrette a coprire gli errori e le incapacità della politica, ha detto Francesco Pulli del Sap nella sua relazione congressuale. Questa la situazione, mentre ogni giorno nelle strade si combatte ad armi impari contro ladri e rapinatori, garantendo nel contempo indagini delicate sia sulla criminalità organizzata che sulle devianze della pubblica amministrazione.

Ma si rischia – questo è il segnale rinnovato anche al questore Roberto Gentile dai sindacati – si andare ad un esaurimento non molto lontano. Brindisi è una realtà complessa ed impegnativa per la presenza di grandi infrastrutture economiche e logistiche, oltre che di fenomeni criminosi che hanno segnato pesantemente la società locale (il contrabbando), ma ha meno poliziotti di quanti ne servirebbero anche per l’ordinaria amministrazione.

 

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