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Cronaca

Un incontro pubblico sulla Giornata mondiale dei diritti dell’uomo

In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'uomo, venerdì 9 dicembre alle 10 nella sala del Centro polifunzionale per anziani del rione Bozzano a Brindisi, avrà luogo un dibattito pubblico a tema

BRINDISI – In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’uomo, venerdì 9 dicembre alle 10 nella sala del Centro polifunzionale per anziani del rione Bozzano a Brindisi, avrà luogo un dibattito pubblico a tema.   

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, promulgata dall’Assemblea Generale il 10 dicembr 1948, stabilisce i diritti e le libertà GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL'UOMO 2016-2fondamentali cui tutti gli uomini e le donne hanno diritto — tra gli altri, il diritto alla vita, alla libertà ed alla nazionalità; il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e religione; il diritto al lavoro, ad essere istruiti; il diritto ad avere cibo e un’abitazione; e il diritto a prendere parte al governo del proprio Paese.

Questi diritti sono legalmente vincolanti grazie a due Convenzioni Internazionali alle quali aderiscono la maggior parte degli Stati. Una Convenzione si occupa dei diritti economici, sociali e culturali e l’altra di quelli civili e politici. Esse, unitamente alla Dichiarazione, costituiscono la Carta Internazionale dei Diritti Umani. La Dichiarazione ha posto le basi per più di 80 convenzioni e dichiarazioni sui diritti umani, tra le quali le due Convenzioni internazionali; le convenzioni per eliminare la discriminazione razziale e quella contro le donne; convenzioni sui diritti del bambino, contro la tortura e altri trattamenti o punizioni degradanti, sullo status dei rifugiati e per la prevenzione e la punizione del crimine del genocidio; e dichiarazioni sui diritti delle persone che appartengono a minoranze nazionali, etniche, religiose o linguistiche, il diritto allo sviluppo, e i diritti dei difensori dei diritti umani.

Avendo praticamente completato il lavoro di determinazione degli standard, le Nazioni Unite stanno attualmente mettendo al primo posto della propria attività sui diritti umani l’attuazione delle leggi in materia. L’Alto Commissario per i Diritti Umani, che coordina tutte le attività delle Nazioni Unite in tale settore, sta lavorando con i Governi per migliorare il loro grado di rispetto di tali diritti, cercando di prevenirne le violazioni e indagando sugli abusi commessi. A questo proposito, la Commissione Onu sui diritti Umani, un organismo intergovernativo, svolge degli incontri pubblici per esaminare il comportamento degli Stati in merito a tale questione, adottare nuovi standard e promuovere i diritti umani nel mondo. La Commissione nomina, inoltre, degli esperti indipendenti — gli special rapporteurs — affinché riferiscano in merito a specifici abusi sui diritti umani o esaminino il rispetto dei diritti umani in Paesi specifici.

Gli organismi delle Nazioni Unite per i diritti umani sono coinvolti nell’ammonimento precoce e nella prevenzione dei conflitti come pure nell’affrontare le ragioni che sono alla radice dei conflitti. Una quantità di operazioni dell’Onu per il mantenimento della pace hanno una componente legata ai diritti umani. In totale, le attività sul campo dell’Onu nel campo dei diritti umani vengono attualmente svolte sul territorio di 30 nazioni. Esse contribuiscono al rafforzamento delle capacità nazionali nei settori della legislazione, dell’amministrazione e dell’educazione ai diritti umani; indagano sulle violazioni che vengono denunciate e assistono i governi nell’assumere misure correttive laddove siano necessarie.

Promuovere il rispetto per i diritti umani sta diventando sempre più importante per l’assistenza allo sviluppo prestata dalle Nazioni Unite. In particolare, il diritto allo sviluppo è visto come parte di un processo dinamico che integra tutti i diritti, civili, culturali, economici, politici e sociali e tramite il quale viene migliorato il benessere di tutti gli individui che compongono una società. In quest’ottica l’eliminazione della povertà, uno dei principali obiettivi delle Nazioni Unite, rappresenta la chiave al godimento del diritto allo sviluppo.

Riguardo alla salute mentale, ancora oggi, in molte parti del mondo, ci sono condizioni spaventose, di reclusione in ospedali psichiatrici più simili a prigioni, dove sono frequenti trattamenti abusivi e vere e proprie condizioni di tortura. In Italia si sta completando il percorso di chiusura degli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari), riportando nelle comunità o al più in strutture apposite (le Rems) i pazienti in essi reclusi. Danno speranza nuove esperienze, come quella avviata dall’Argentina con una nuova legge per la salute mentale e le nuove scelte legislative in Cina per una psichiatria diffusa anche nella comunità, ma occorre esercitare in tutto il mondo forti pressioni sui governi per il rispetto dei diritti umani delle persone colpite da malattia mentale. 

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