Presi autori del furto dell'auto della sindaca: uno è brindisino
Si tratta del 24enne Attilio De Michele di Oria e del 46enne Vincendo Allegretti di Brindisi. L’auto era parcheggiata in via Filippo Patisso nei pressi della chiesa di San Francesco D’Assisi
ORIA – Un altro caso risolto grazie ai sistemi di videosorveglianza. A Oria sono stati individuati e arrestati gli autori del furto dell’Alfa Romeo Giulietta di proprietà della sindaca Maria Lucia Carone risalente al 2 giugno scorso. Si tratta del 24enne Attilio De Michele di Oria e del 46enne Vincenzo Allegretti di Brindisi, la scena del furto è stata ripresa dalle telecamere, così come i momenti precedenti e successivi al colpo. L’auto era parcheggiata in via Filippo Patisso nei pressi della chiesa di San Francesco D’Assisi dove il primo cittadino si era recato per partecipare alla messa.
All’uscita la brutta sorpresa. La sindaca ha immediatamente contattato i carabinieri che si sono precipitati sul posto avviando immediatamente le indagini. Oltre all’ascolto della vittima e di altri testimoni i militari, coordinati dal luogotenente Roberto Borrello, hanno visionato i fotogrammi di alcune telecamere private installate nella zona.
La scena del furto
La scena mostra due persone che hanno raggiunto via Patisso a bordo di un’Alfa Romeo Mito: dopo averla parcheggiata nelle vicinanza, uno si reca verso l’auto della sindaca e l’altro monitora la zona. Tutto nel giro di pochissimi minuti dalle 21.01 alle 21.03. Dopo aver forzato la serratura della Giulietta uno dei due si mette alla guida mentre l’altro torna a bordo della Mito (che poi è emerso che appartiene a una sua parente).
Le indagini
Fondamentale nell’individuazione dei due anche la profonda conoscenza del territorio da parte dei carabinieri. Entrambi sono volti già noti alle forze dell’ordine. Uno è stato anche riconosciuto per i caratteri somatici e per la particolare postura. Indossava, inoltre, un giubbotto con una vistosa scritta che i militari già conoscevano. Nei giorni successivi è stata eseguita una perquisizione a casa di De Michele dove è stato trovato il giubbotto immortalato dalle telecamere.
Dall’esame del suo profilo Facebook, poi è stato individuato Allegretti, c’erano diverse foto che li ritraevano insieme. È emerso che la Mito era intestata a una sua parente stretta ed entrambi sia il 27 e 27 maggio e il 5 e 6 giugno (prima e dopo il furto) erano stati fermati insieme in un posto di controllo alla circolazione stradale.
Il provvedimento cautelare a carico degli indagati è stato emesso dal Gip del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, su richiesta del Sostituto Procuratore, Luca Miceli. Ad entrambi è stata applicata la misura coercitiva degli arresti domiciliari nei luoghi di rispettiva residenza, con il divieto di comunicare anche a mezzo internet con persone diverse da quelle che abitualmente convivono o li assistono. L’auto non è stata ritrovata