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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Oria

Droga, operazione "Beautiful": rito abbreviato per gli imputati

Solo una di loro ha optato per il rito ordinario. Giovedì 30 giugno sette arresti da parte dei carabinieri di Francavilla Fontana, che hanno scoperchiato un presunto giro di spaccio, perlopiù eroina

BRINDISI - Il gup del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, ha accolto oggi (24 novembre 2022) la richiesta di rito abbreviato per sei imputati nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Beautiful", condotta dai carabinieri di Francavilla Fontana. Gli arresti vennero eseguiti giovedì 30 giugno e coinvolsero personalità di Oria. Infatti il presunto giro di spaccio individuato dai militari avveniva perlopiù nella città federiciana, ma i canali di rifornimento erano molteplici. La droga trattata era eroina. Adesso sei imputati su sette andranno a processo con rito abbreviato. Sono difesi dagli avvocati Fabio Falco e Pasquale Annicchiarico. La prossima udienza è stata fissata per il 26 gennaio 2023.

Di seguito, gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato, che prevede la riduzione pari a un terzo della pena. Sono: Massimo Italiano (27 anni, nato a Mesagne e residente a Oria); Giuseppe Mazza (49 anni, nato a Francavilla Fontana e residente a Oria); Gabriele Pipino (24 anni, nato a Brindisi e residente a Oria); Angelo Zanzarelli (42 anni, nato a Francavilla Fontana e residente a Oria); Simone Recchia (33 anni, nato a Mesagne e residente a Oria); Pasquale Vitrugno detto “Lino” (32 anni, nato a Mesagne e residente a Oria). Anna Lucia Zanzarelli (45 anni, nata a Francavilla Fontana e residente a Oria) ha invece optato per il rito ordinario.

Il 7 settembre scorso, il gip del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, aveva accolto la richiesta del pm, Livia Orlando, riguardo al giudizio immediato per i sette imputati. Il rito viene richiesto quando, a giudizio del pm, la prova è evidente. Stando alle accuse nei confronti degli imputati, alcuni di loro, utilizzando due macchine col metodo della "staffetta", si recavano spesso a Canosa di Puglia per incontrare un uomo. Per gli investigatori prendevano da lì l'eroina. Altre piazze di rifornimento droga sarebbero state Taranto e Squinzano, nel Leccese. Poi, negli atti di indagine, ci sono anche delle intercettazioni. Le conversazioni tra presunti pusher e acquirenti erano di breve durata, servivano a concordare gli incontri: presso un condominio in cui vivono alcuni imputati, in bar e anche presso stazioni di servizio ubicate alla periferia di Oria.

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