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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Sì a ospedale psichiatrico per detenuti"

CEGLIE MESSAPICA- Il consigliere regionale del Pd, Giovanni Epifani, chiede di poter incontrare la giunta di Ceglie Messapica sul caso Opg.

CEGLIE MESSAPICA- Il consigliere regionale del Pd, Giovanni Epifani, in una lettera indirizzata al governatore, chiede di poter incontrare l'amministrazione comunale di Ceglie Messapica per avviare un confronto sulla questione della struttura alternativa all’ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) che dovrebbe sorgere all'interno dell'ex plesso ospedaliero di Ceglie, ospedale praticamente quasi chiuso a causa dei tagli alla sanità pugliese. Gli Opg sono strutture che a metà degli anni 70 hanno sostituito i vecchi manicomi criminali, qui vengono reclusi coloro che hanno commesso reati in stato di incapacità di intendere e volere, riconosciuti quindi infermi di mente.

Erroneamente questi istituti vengono visti come una scorciatoia per sottrarsi alla pena, non considerando che spesso la reclusione in questi luoghi rappresenta un provvedimento giudiziario ben più grave della comune pena detentiva: la liberazione è infatti subordinata al riconoscimento della sua guarigione perciò accade frequentemente che la reclusione in Opg sia molto più lunga della pena inflitta per lo stesso reato ad un "sano di mente".

Gli ospedali psichiatrici giudiziari con 1500 pazienti, in Italia, sono 7, dovremmo dire erano, visto che già nel 2011, il decreto legge 22 dicembre 2011, n. 211, successivamente convertito in legge 17 febbraio 2012, n. 9, aveva disposto all'art. 3-ter la chiusura delle strutture per la data del 31 marzo 2013. Tale norma è stata adottata dopo un'indagine parlamentare che ha accertato le condizioni di estremo degrado degli istituti e la generalizzata carenza di quegli interventi di cura che avevano motivato l'internamento. Il decreto legge 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1 aprile 2014.

Proprio a causa di questa imminente chiusura l’assessorato alle Politiche della salute ritenendo opportuno dotare di una struttura alternativa all’opg anche la zona sud della Regione, ha invitato la Asl Brindisi ad effettuare uno studio di fattibilità di un modulo da 15/20 posti letto da collocare negli ambienti già destinati al servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ex ospedale civile di Ceglie Messapica.

La Asl ha ritenuto di disporre la struttura sostitutiva al posto del reparto appena dismesso di Psichiatria. Ma la maggioranza del consiglio comunale ha deliberato la sua contrarietà a questa ipotesi ritenendo tale presenza "incompatibile con reparti come il centro risvegli o lo stesso ospedale di comunità e la stessa Rsa." Aggiungendo a ciò il parere delle comunità destinatarie dei trasferimenti, le quali insorgono con reazioni improntate a paura e pregiudizio perpetuando lo stigma e l'emarginazione che accompagna il malato mentale e che sembrano voler dire che il ghetto va bene, ma fuori dal loro paese.

Il consigliere regionale Epifani, così, ha deciso di intervenire per cercare di sistemare la situazione e tentare di mostrare i lati positivi che questa scelta comporterebbe. Infatti bisogna ricordare che lo Stato ha assegnato alla Puglia più di 11 milioni di euro per la realizzazione di queste strutture e ben 2,5 e 3,5 milioni di euro per il reclutamento del personale. Somme destinate alle tre strutture che dovrebbero sorgere a Torremaggiore, a Mottola e a Ceglie. Per le quali saranno assunti 80 nuovi lavoratori.

La scelta è ricaduta su questi paesi per motivi rilevanti come “nel caso di Ceglie, ad esempio, la scelta è stata fatta in virtù della sua tradizione ospedaliera – ha precisato il consigliere Pd – visto che in passato l'ex nosocomio cittadino ha ospitato per molti anni un efficiente reparto di Psichiatria.” Oltretutto ha specificato che andrebbero fornite delle rassicurazioni sul tema sicurezza, infatti la regione Puglia ha preso accordi e convezioni con la prefettura. E per tranquillizzare i cittadini in preda al panico il consigliere sottolinea che queste strutture non ospiteranno persone con gravi disturbi mentali, per le quali invece nascerà una sezione specifica, appositamente istituita in una delle carceri pugliesi.

“Spero che la vicenda non sia stata strumentalizzata politicamente -ha poi aggiunto- e che beghe da rione non facciano perdere di vista, soprattutto alle forze di centrosinistra, un'occasione importante in termini di tutela della dignità e della non ghettizzazione delle persone, oltre che in termini di ricadute occupazionali e di qualificazione dell'offerta sanitaria“.Ha quindi concluso, Epifani, chiedendo al presidente della Regione e all'assessore alla Sanità, Elena Gentile di incontrare gli amministratori di Ceglie, per discutere in serenità sulle ragioni e sui vantaggiosi effetti legati a questa scelta, e magari poter poi passare ad una consultazione popolare per un confronto democratico a 360 gradi.

 

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